BASEVI PASQUA
Familiari coinvolti:
Pasqua Basevi, da Samuele e Giuditta Bassani, nata il 17 aprile 1866 a Verona. Coniugata con Goldstaub Zevulun, madre di sei figli. Dal 1927 residente a Bologna; ultima residenza in via Belle Arti n. 40. Membro della Comunità ebraica di Bologna.
Fu discriminata con decreto del 27 febbraio 1940, insieme al marito e alla figlia Clotilde, a seguito della discriminazione del figlio Aldo, avvenuta nel 1939 in quanto "combattente della grande guerra, volontario fiumano e fascista della prima ora" e coniugato con moglie cattolica.
È arrestata a Bologna il 7 novembre 1943 con il marito e la figlia Clotilde nel corso della retata organizzata dal reparto speciale di SS comandato dal capitano Theodor Dannecker con l'ausilio di agenti di polizia italiana e carabinieri.
Senza passare dal carcere cittadino, è condotta nel luogo di concentramento (che una testimone descriverà come una caserma militare, forse le Caserme Rosse) dove stavano affluendo gli ebrei catturati in città e quelli fatti giungere dopo l'arresto a Siena.
Vi rimarrà fino al 9 novembre 1943 quando sarà trasferita anch'essa alla stazione ferroviaria di Bologna per essere caricata sui vagoni del convoglio partito da Firenze con gli ebrei catturati in quella città e diretto al campo di sterminio di Auschwitz.
È uccisa all'arrivo ad Auschwitz il 14 novembre 1943.
Il suo nome è ricordato a Bologna nella Lapide della Comunità Israelitica in via Mario Finzi tra quelli dei membri deportati senza ritorno.
FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:
– Picciotto, Il libro della memoria, ad nomen
– Archivio di Stato di Bologna, Prefettura di Bologna, Ufficio A.B.E.
– Alba Valech Capozzi, A 24029, Soc. An. Poligrafica, Siena 1946, pp. 11-14
– CDEC DIGITAL LIBRARY:
Scheda biografica di Basevi Pasqua.
http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-709/basevi-pasqua.html