IMI - Provenienza, cattura, prigionia

 

Gli internati militari bolognesi. Una analisi preliminare.

a cura di Fabrizio Tosi

 

3. I dati. Un quadro generale

Campione totale esaminato al 15/09/2024  =  5.700 nominativi

 

3.1 Classi d’età: anni di nascita

Fino al 1899 60 1,05%
1900 - 1904 46 0,81%
1905 - 1909 380 6,67%
1910 - 1914 1.372 24,07%
1915 - 1919 1.313 23,05%
1920 - 1924 2.465 43,24%
1925 - 1927 35 0,61%
Classe ignota o incerta 29 0,50%
Totale  5.700 100%

 

Le classi di leva rappresentano circa il 44% del campione. Gli anni più rappresentati sono il 1920 con 495 presenze, primo della ripresa dopo la grande guerra e l’epidemia di influenza “spagnola”. Infatti gli appartenenti alla classe 1918 sono solamente 213. Poi il triennio 1921/23 gli anni più propriamente di leva (550 nel 1923). Significativa la presenza di ufficiali nelle classi più anziane: 33 ufficiali tra i 57 nati prima del 1900.

 

3.2 Area geografica di provenienza:

Luogo di nascita ignoto o incerto 91 1,60%
Estero 14 0,25%
Provincia di Bologna 5.156 90,45%
Emilia Romagna 250 4,39%
Italia 189 3,31%
Totale  5.700 100%

 

L’attrattività di Bologna e provincia rispetto alle province vicine la si può notare ad es. dal trasferimento di 22 militari da Castelfranco Emilia (fino al 1929 in Provincia di Bologna), 12 da Zocca e 8 da Guiglia per quanto concerne la Provincia di Modena. Abbiamo poi 25 trasferimenti da Ferrara città, 18 da Cento, 11 da Argenta e 11 da Poggio Renatico per quanto concerne la Provincia di Ferrara.

Per quanto concerne le Regioni vicine spicca il dato di 16 trasferimenti da Firenzuola (FI), comune dell’Appennino tosco-emiliano confinante con la provincia di Bologna.

Esaminiamo ora in dettaglio le aree geografiche del territorio bolognese. Alcuni comuni sui primi colli bolognesi sono considerati di Pianura.

Pianura bolognese 1.809 35,10%
Appennino e collina 1.334 25,87%
Bologna città 1.111 21,54%
Area imolese 890 17,26%
Provincia di Bologna 12 0,23%
Totale  5.156 100%


Nel Censimento 1901 la popolazione cittadina era pari al 29,43% del totale provinciale, mentre nel Censimento 1921 il rapporto era del 33,53%. Appare subito quindi molto evidente la sottorappresentazione dei militari provenienti dalla città. Tra le possibili spiegazioni si può ipotizzare la maggior presenza in città di operai trattenuti al lavoro o di altre professioni ritenute utili; la maggior numerosità delle famiglie della Pianura e dell’Appennino. Forse anche una maggiore facilità nelle esenzioni per alcune categorie privilegiate?

Occorre inoltre considerare che i dati relativi alle residenze nel periodo della guerra sono poco noti e si possono certamente notare flussi dalla montagna e dalla pianura verso la città e l’immediato hinterland. Così come è evidente la residenza di parecchi ufficiali a Bologna, nati in altre Province e regioni d’Italia.

Vediamo la distribuzione per Comuni di nascita:

Comuni attuali: Denominazione precedente: Numero IMI 
Alto Reno Terme Granaglione 27
  Porretta Terme 29
Anzola dell'Emilia   70
Argelato   50
Baricella   64
Bentivoglio   57
Bologna   1.111
Borgo Tossignano   30
Budrio   135
Calderara di Reno   36
Camugnano   76
Casalecchio di Reno   39
Casalfiumanese   57
Csstel d'Aiano   48
Castel del Rio   42
Castel di Casio   36
Castel Guelfo   47
Castel Maggiore   36
Castel San Pietro Terme   132
Castello d'Argile   101
Castenaso   40
Castiglion dei Pepoli   96
Crevalcore   131
Dozza   29
Fontanelice   47
Gaggio Montano   42
Galliera   59
Granarolo dell'Emilia   97
Grizzana Morandi   65
Imola   325
Lizzano in Belvedere   54
Loiano   55
Malalbergo   43
Marzabotto   70
Medicina   154
Minerbio   50
Molinella   88
Monghidoro   52
Monte San Pietro   60
Monterenzio   45
Monzuno   76
Mordano   27
Ozzano dell'Emilia   46
Pianoro   81
Pieve di Cento   57
Sala Bolognese   50
San Benedetto Val di Sambro   87
San Giorgio di Piano   68
San Giovanni in Persiceto   159
San Lazzaro di Savena   55
San Pietro in Casale   100
Sant'Agata Bolognese   55
Sasso Marconi   103
Valsamoggia Bazzano 42
  Castello di Serravalle 39
  Crespellano 44
  Monteveglio 51
  Savigno 50
Vergato   74
Zola Predosa   52

 

Per i Comuni di Castello d’Argile, Granarolo dell’Emilia e San Benedetto Val di Sambro è stata condotta una ricerca approfondita negli Archivi comunali che ha prodotto un risultato numerico proporzionalmente superiore ad altri Comuni con popolazione simile.

Sulla base dei dati disponibili si può affermare che nel 1943 323 internati, nati in altri Comuni della Provincia, risiedevano a Bologna, pari all’8% del totale, escluso ovviamente la città di Bologna.

Di converso il flusso dalla città di Bologna alla Provincia assommava a 95 unità con, sostanzialmente, l’unico flusso negativo verso il Comune di Casalecchio di Reno, assolutamente contiguo alla città, che proprio nel primo dopoguerra cominciava ad avere uno sviluppo industriale autonomo.

E’ di qualche interesse notare che dei 186 ufficiali di cui conosciamo la località di residenza, ben 130 abitassero a Bologna. Da notare ulteriormente solo i 12 residenti ad Imola.

 

3.3 Stato civile: campione disponibile 812

Celibi 495 60,96%
Coniugati 317 39,14%
Totale  812 100%

 

Non stupisce la netta prevalenza di celibi, vista l’età relativamente giovane dei militari.

 

3.4 Professione: campione disponibile: 880

Operai e salariati dell’industria, agricoltura ed edilizia 195 
Coloni, mezzadri, contadini in genere, pastori 341 
Addetti a professioni dei servizi dipendenti ed autonomi 241 
Impiegati, insegnanti e professioni intellettuali 71 
Studenti 32 
Totale  880 

 

Come si vede le professioni legate alla agricoltura e allevamento rappresentano il 38,92% degli internati rilevati; ma la definizione di “bauer” o “landarbaiter”, presenti entrambe nei documenti, sono assolutamente generiche e non permettono di capire quanti in realtà fossero braccianti, coloni e mezzadri, oppure piccoli proprietari. Di converso i ceti medi urbani sono ben poco rappresentati, anche se impiegati e studenti e parte dei lavoratori autonomi risiedevano in città. A solo titolo di esempio su 32 studenti rilevati, 20 erano nati a Bologna città. Su 39 impiegati rilevati 18 erano nati in città.

 

3.5 IL SERVIZIO MILITARE

 

3.5.1 Grado militare: campione disponibile 4.843

Soldati semplici, tiratori, fucilieri, artiglieri, cannonieri, autieri  3.353 
Avieri  144 
Marinai, marò  46 
Carabinieri, finanzieri, Polizia e ex MVSN  86 
Brigadieri e Appuntati CC e GDF  31 
Caporali, Caporal maggiore e sottocapo marina militare  650 
Marescialli, Sergenti e sergenti maggiori  292 
Ufficiali  241 
Totale   4.843 

 

Non sorprende l’assoluta prevalenza di soldati semplici e graduati vista la preponderanza di internati rilevati negli Stalag rispetto agli Oflag.

 

3.5.2 Corpo militare di appartenenza: campione disponibile 1.662

Fanteria 510
Aviazione 144
Marina militare e guardia costiera 61
Guardia alla frontiera G.A.F. 117
Artiglieria 256
M.V.S.N. (disciolta) 12
Genio 127
Carristi 8
Granatieri 14
Carabinieri, Polizia, Finanza 133
Alpini 37
Bersaglieri 34
Cavalleria 39
Autieri 50
Sanità 44
Sussistenza 19
Varie e non chiaramente attribuibili 57
Totale  1.662

 

3.6 LA CATTURA

 

3.6.1 Periodo di cattura: campione disponibile 948

Settembre 1943 909
Ottobre - dicembre 1943 19
Primo semestre 1944 20
Totale  948

 

3.6.2 Luoghi di cattura: campione disponibile 850

Francia 26
Albania 73
Montenegro 39
Macedonia 4
Grecia 177
Croazia 174
Serbia, Kossovo (Jugoslavia) 17
Slovenia 25
Austria 1
Italia 299
Luogo sconosciuto 15
Totale  850

 

I luoghi di cattura sono pienamente coerenti con il dislocamento complessivo delle truppe italiane all’estero: infatti la ex Jugoslavia rappresenta 217 presenze complessive, la Grecia, isole comprese, ben 177, 112 in complesso Albania e Montenegro. La presenza di molti internati catturati in Italia è anche legata al rilevante numero di militari impiegati nella Guardia alla frontiera, soprattutto nella zona di Tarvisio, in provincia di Bolzano e nel Friuli-Venezia Giulia, 125 complessivamente su 299 arrestati in varie località italiane. Minore la presenza di militari arrestati in Francia.

 

3.7 Campo di Immatricolazione:

Non è superfluo specificare che il campo di immatricolazione è il primo campo di arrivo nella quasi totalità dei casi. I percorsi successivi con parecchi trasferimenti sono ben rappresentati, generalmente da est a ovest, ovvero dai distretti I di Koenigsberg e XX di Danzica verso i distretti centrali, in particolare il distretto IV di Dresda. Il X di Amburgo e l’XI di Hannover, il VI di Muenster.

Nel caso degli ufficiali sono ben documentati i passaggi dai campi del Governatorato generale, con uno o più passaggi, verso i campi centrali di Fallingbostel-Wietzendorf in massima parte.

Sembra probabile, sulla base dei percorsi ricostruibili, che gli internati immatricolati nelle zone centrali della Germania o dell’Austria facessero spostamenti molto limitati, generalmente all’interno del distretto. Tipico esempio il passaggio dallo Stalag IVB di Muehlberg allo Stalag IVG di Oschatz, presente in numerosissimi casi, mentre Oschatz stesso non risulta mai, se non in due casi, campo di prima immatricolazione.

Lo stesso è riscontrabile per gli internati nel distretto VI di Muenster, dove dalla immatricolazione dallo Stalag VIC di Bathorn si passa spesso ai campi secondari di Fullen, Meppen o Dorsten.

Infine occorre ricordare che il campo indicato nelle liste della Croce Rossa non pare essere sempre quello di immatricolazione, ma piuttosto l’ultimo in cui il militare era transitato o anche quello meglio ricordato.

Prussia Orientale, ora Polonia e Russia Distretto I Koenigsberg 229
Prussia Orientale, ora Polonia Distretto XX Danzica 183
Polonia Governatorato Generale 101
Austria Distretto XVII Vienna 149
  Distretto XVIII Salisburgo 15
Grande Germania Distretto II Stettino * 248
  Distretto III Berlino * 482
  Distretto IV Dresda 266
  Distretto V Stoccarda 81
  Distretto VI Muenster 753
  Distretto VII Monaco 49
  Distretto VIII Breslavia * 54
  Distretto IX Kasel 153
  Distretto X Amburgo 406
  Distretto XI Hannover 328
  Distretto XII Wiesbaden 137
  Distretto XIII Norimberga 42
  Non identificabili o incerti 19
Totale    3.694

(I distretti * comprendono una parte di territorio oggi in Polonia)

IMI dei quali è noto solo il numero di matricola = 1176

IMI senza indicazione di campo o numero di matricola = 830.

Di questi internati si può ricavare il distretto di appartenenza, partendo dal luogo di lavoro assegnato, ma non il campo di prima immatricolazione che, non necessariamente, coincide con il campo vicino al luogo di lavoro assegnato.

In effetti possiamo ipotizzare che gli Imi di cui non abbiamo il campo di immatricolazione siano comunque transitati in diversi campi appartenenti a vari distretti.

Dalla rilevazione dei luoghi di lavoro, si possono ricavare i distretti di riferimento. Il più numeroso è il distretto di Berlino con ben 239 assegnazioni, segue il distretto di Muenster, Nord Renania Westphalia con 120, Amburgo con 108, Dresda con 100 e Hannover con 87 e così via.

In particolare sono presenti ben 51 casi di assegnazione al Werk Kreis di Amburgo quasi certamente attribuibili allo stalag XB di Sandbostel (meno probabilmente allo Stalag XA di Schwerin) in analogia a tante occorrenze in cui è noto il campo di assegnazione. Si tratta di un cospicuo gruppo di documenti aziendali che, rispondendo ad una apposita circolare in data 5 settembre 1944 emanata dal Kriegsgefangenen Abteilung di Amburgo, qualifica moltissimi lavoratori come I.M.I.. Alcune ditte hanno fornito anche il numero e il campo di immatricolazione, appunto il XB di Sandbostel.

Riassumendo solo i primi 10 campi:

VIC Bathorn 339
XB Sandbostel 289
XIB Fallingbostel 275
IVB Muehlberg 208
VID Dortmund 149
IIIC Alt Drewitz 148
XXA Thorn 136
IIIA Luckenwalde 127
IIIB Furstemberg 107
IB Hohenstein 107

 

Questi primi 10 campi rappresentano da soli il 51% degli internati nei campi noti.

Ben tre campi sono nell’area Berlino-Brandeburgo, due nella Nord Rhenania Westphalia attorno alle zone della Ruhr. Sandbostel ospita internati della zona Amburgo/Brema. Fallingbostel ricomprende le città industriali della Bassa Sassonia, Muehlberg raccoglie gli Imi della zona di Dresda/Lipsia. Solamente il campo di Thorn e, ancor più, quello di Hohenstein, entrambi in Polonia non hanno una specifica caratterizzazione di zone industriali, ma sono anche quelli, infatti, da cui ci saranno i maggiori spostamenti verso le zone centrali della Germania.

Nelle immagini sotto, schede del soldato Brunetti Dino, immatricolato nello Stalag IB di Hohenstein (Polonia) e trasferito il 20 marzo 1944 nello Stalag IVF di Hartmannsdorf, distretto IV di Dresda, da cui risultano anche i passaggi alle varie destinazioni lavorative e ricoveri (fonte: Arolsen Archives, 2.2.2.1, 71652538 e 7.5.7, 121777769)

 

 

 

Normalmente gli internati venivano schedati e fotografati con il numero in bella evidenza.

Di seguito, alcuni esempi di foto segnaletiche:

 

 

Baruzzi Aurelio di Borgo Tossignano, internato nello Stalag IVB di Muehlberg, distretto di Dresda, occupato presso la Leuna Werke di Merseburg. Sassonia (fonte: Arolsen Archives, 2.2.2.1, 71374339).

 

Monzali Sebastiano di Castiglion dei Pepoli, internato nello Stalag IIIB di Furstemberg, distretto di Berlino (fonte: Arolsen Archives, 7.5.7, 121784261).

Taddia Gherardo di Pieve di Cento, internato nello Stalag XIB di Fallingbostel, distretto di Hannover, occupato presso la ditta Bussing di Braunschweig, Bassa Sassonia (fonte: archivio privato).

 

 

 

 

 

 

 

 

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