MANTOVANI LUCIANO
Mantovani Luciano, «Turbine», da Elsa Mantovani, nato il 24 aprile 1926 a Calderara di Reno (BO); residente a Bologna. Licenza elementare. Meccanico tornitore.
Militò nella 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni», operando anche con la squadra «Temporale»
È arrestato il 14 dicembre 1944 mentre si trovava nella sua abitazione e dopo una detenzione per interrogatori presso un comando della polizia fascista, entra in carcere dal 22 gennaio 1945 a San Giovanni in Monte, per ordine dell’Ufficio politico della GNR, a sua disposizione. Qualche giorno più tardi passa sotto autorità del «comando tedesco SS», ovvero della Gestapo.
Il 10 febbraio 1945 è prelevato con altri 53 detenuti e consegnato ad agenti del comando di polizia tedesca per «essere tradotto altrove».
Ammanettati a coppie con del filo di ferro, saranno condotti in alcuni camion davanti al rudere della stazione periferica di San Ruffillo per essere fucilati e sepolti sommariamente in alcuni crateri di bomba. Ai parenti sarà lasciato credere un trasferimento.
L’eccidio sarà scoperto casualmente poco dopo la Liberazione e anche se la sua salma non potrà essere riconosciuta tra quelle portate al cimitero della Certosa provenienti dalle “fosse di San Ruffillo”, anch'egli fu con ogni probabilità tra le vittime di quella esecuzione, che fu solo la prima delle sei che avverranno in quel luogo tra il febbraio e il marzo 1945 ad opera dei militi SS dell'Aussenkommando Bologna.
È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall’ 1 maggio 1944.
È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna.
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
ALTRE FONTI:
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.