Grassilli Clorindo, da Primo e Adalgisa Mingardi, nato il 19 dicembre 1922 a Bologna; lì residente. Licenza elementare. Lucidatore.
Militò nel battaglione «Tarzan» della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni», che operava nel territorio di Anzola Emilia (BO). Fece parte del gruppo che liberò il partigiano Giuseppe Veronesi dall'ospedale di San Giovanni in Persiceto, cogliendo di sorpresa le ingenti forze nazifasciste che presidiavano la struttura.
È arrestato il 12 dicembre 1944 con il fratello Orlando (che sarà poi deportato in Germania) in località Malcantone di Anzola dell'Emilia (BO), a seguito della delazione di un ragazzo che era partigiano insieme a lui, poi entrato nelle brigate nere.
Trasferito a Bologna e detenuto probabilmente nelle celle del comando Sipo-SD di via Santa Chiara per essere interrogato, entra a San Giovanni in Monte il 19 dicembre 1944, con la matricola 12681, a disposizione del «comando tedesco SS».
Il 10 febbraio 1945 è prelevato con altri 53 detenuti e consegnato ad agenti del comando di polizia tedesca per «essere tradotto altrove».
Ammanettati a coppie con del filo di ferro, saranno condotti in alcuni camion davanti al rudere della stazione periferica di San Ruffillo per essere fucilati e sepolti sommariamente in alcuni crateri di bomba. Ai parenti sarà lasciato credere un trasferimento.
L’eccidio sarà scoperto casualmente poco dopo la Liberazione e anche se la sua salma non potrà essere riconosciuta tra quelle portate al cimitero della Certosa provenienti dalle “fosse di San Ruffillo”, anch'egli fu con ogni probabilità tra le vittime di quella esecuzione, che fu solo la prima delle sei che avverranno in quel luogo tra il febbraio e il marzo 1945 ad opera dei militi SS dell'Aussenkommando Bologna.
È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall’ 1 gennaio 1944 al 10 febbraio 1945.
È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna.
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
ALTRE FONTI:
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.