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DEPORTATO POLITICO

CALLEGARI LUIGI

Nato l'1 giugno 1908 a Vigonza (PD)
Residente a Castenaso (BO)
Arrestato il 22 novembre 1944 a Fiesso di Castenaso (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, campo di Bolzano
Deportato a Mauthausen
È sopravvissuto alla deportazione
nessun numero assegnato

Callegari Luigi, da Antonio e Gisella Tosatto; nato l'1 giugno 1908 a Vigonza (PD); residente a Castenaso (BO). 3a elementare. Operaio al polverificio Baschieri e Pellagri. Prestò servizio militare in fanteria a Rimini dal 2 novembre 1942 all'8 settembre 1943.

Fu attivo nel battaglione «Pasquali» della 4a brigata Garibaldi «Venturoli», con funzioni di addetto ai rifornimenti; nome di battaglia «Cichin».

È arrestato a Fiesso di Castenaso il 22 novembre 1944 e incarcerato a San Giovanni in Monte dal giorno 28, con matricola 12341, per ordine del "comando Brigata era"; passa poi a disposizione del «comando tedesco SS», ovvero l'Aussenkommando Bologna della Sipo-SD, comprendente la Gestapo.

Il 22 dicembre 1944 è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 501 internati, tra i quali 90 del gruppo proveniente da Bologna.

All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matricola 115417 ed è classificato con la categoria Schutz; mestiere dichiarato: aggiustatore.

Rimane in quarantena fino al 2 febbraio, poi è assegnato come Facharbeiter (operaio specializzato) al sottocampo di Grein, dove circa 120 detenuti (tra cui parte dei bolognesi giunti l'11 gennaio) erano impiegati in lavori di costruzione di baracche e adattamento dei sotterranei del castello a scopi produttivi. Terminato il cantiere, il 20 febbraio è inviato al sottocampo di Gusen II, assegnato al «B.A. III» (Betriebs-Abteilung III), le linee di produzione aeronautiche per il caccia a reazione Me 262 della Messerschmitt, allestite nel sistema di gallerie scavate dai detenuti a St. Georgen, in codice «Bergkristall».

È liberato il 5 maggio 1945 dall'armata americana.

Rientrò in Italia il 29 giugno 1945, ma morì dopo breve tempo all’ospedale Putti il 13 luglio 1945.

Riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 12 luglio 1944 alla Liberazione.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I, ad nomen

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia, ad nomen

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.26.3, 01012603 028.107. Documentazione personale a Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/archive/1-1-26-3_01012603-028-107

1.1.26.1, 8104300. Registro dei prigionieri di Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1280260

1.1.26.1, 2227007. Lista dei prigionieri in ingresso a Mauthausen l'11/1/45.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1320256

1.1.26.1, 1491000. Rapporti su modifiche prigionieri di Mauthausen - lista trasferimento a Grein, 2.2.1945.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1310402

Guida alla lettura della documentazione in Arolsen Archives

Rif: DEPORTATO POLITICO-2045



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