Scardovi Corrado, da Domenico e Olimpia Venturelli, nato il 5 giugno 1920 a Monghidoro (BO); residente a Bologna. Operaio verniciatore.
Militò nella 66a brigata Garibaldi «Jacchia».
È detenuto a San Giovanni in Monte una prima volta dal 29 aprile 1944 al 4 maggio successivo, per ordine della Questura (sulla sua scheda compare l'annotazione "grande sorveglianza").
Di nuovo arrestato il 3 settembre 1944 a Bologna, è incarcerato con la matricola 11784 a disposizione del comando di polizia tedesca.
I registri-matricola documentano il 20 settembre il suo rilascio insieme ad altri dieci detenuti: due sacerdoti, don Natale Monticelli e don Ildebrando Mezzetti; Rolando Zoboli e Alberto Caiumi, modenesi, i bolognesi Alberto Bugatti, Walter Stefani, i ferraresi Mario Contri, Giovanni Dragoni e Giovanni Magoni, il pistoiese Marcello Biondi. Consegnati ad agenti del «comando tedesco SS», saranno condotti al Poligono di tiro e fucilati in una esecuzione decisa dal comando di polizia tedesco come rappresaglia per una serie di recenti azioni partigiane.
Il 22 settembre 1944 nella cronaca di Bologna del quotidiano "Il Resto del Carlino" comparirà il seguente comunicato, senza alcun nome delle vittime.
«Contromisure della polizia germanica. Fucilazione di 11 sovversivi confessi di atti di terrorismo. Il Comandante della Polizia di sicurezza e del SD in italia, Comando esterno di Bologna, comunica: negli ultimi giorni, si sono verificate alcune proditorie aggressioni contro soldati germanici per opera di appartenenti a gruppi di comunisti e di partigiani, responsabili di parecchi assassinii. Quale contromisura, il 20 settembre sono stati fucilati undici individui sorpresi in flagranza di reato. Essi hanno confessato di aver partecipato ad atti terroristici e di sabotaggio».
Riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall'1 dicembre 1943 al 20 settembre 1944.
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte