BRANCHINI ADOLFO
Branchini Adolfo, da Aristide e Annunziata Gallerani, nato il 4 settembre 1913 a San Giovanni in Persiceto (BO); residente a Sala Bolognese (BO). 3a elementare. Colono.
Prestò servizio militare a Bologna in aeronautica dal 26 giugno 1943 all'8 settembre 1943.
Militò nel battaglione «Armaroli» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» ed operò a Sala Bolognese (BO).
La notte del 17 febbraio 1945 i nazifascisti arrivarono nella casa colonica della famiglia di Aristide Branchini; il figlio Adolfo fu arrestato e condotto a scavare nei pressi del pozzo dove, evidentemente a seguito di una delazione, sapevano già trovarsi un deposito di armi. Altri arresti seguirono nel circondario la notte stessa, come nella casa colonica dei Pancaldi, dove furono catturati i due figli Firmando e Benedetto.
I partigiani catturati furono dapprima portati a Castello d'Argile, poi detenuti a San Giovanni in Persiceto, infine tradotti a Bologna, dove furono incarcerati a San Giovanni in Monte dal 25 marzo 1945.
Adolfo Branchini riceve la matricola 13615 e come gli altri è posto a disposizione del «comando tedesco SS», ovvero della Gestapo.
Rilasciato dal carcere il 9 aprile 1945 per essere consegnato ad «comando tedesco SS», risulta disperso.
Con ogni probabilità fu ucciso in una esecuzione attuata da militi SS con modalità analoghe a quelle che nei mesi precedenti avevano avuto come teatro i colli di Paderno e la stazione di San Ruffillo, ma in luogo diverso, forse in località Il Pero, a Rastignano di Pianoro, dove nel 1974 fu rinvenuta una fossa comune che molti elementi lasciano supporre abbia accolto almeno parte dei detenuti scomparsi dopo i prelevamenti dal carcere del 4, 9 e 17 aprile 1945.
È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale dall'1 novembre 1944 al 28 febbraio 1945.
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
ALTRE FONTI:
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.