BERTINI OSTILLO
Bertini Ostillo (o Ostillio), da Bruno e Albertina Dani, nato il 22 febbraio 1945 a Zocca (MO); residente a Montese (BO). 3a elementare. Operaio.
Dal marzo 1944 iniziò a collaborare con la Resistenza, militando nella brigata «Adelchi Corsini» della divisione «Modena Montagna» (già divisione «Armando»).
Dopo uno scontro a fuoco a Montalto di Montese fu catturato e inviato a Bologna nelle carceri di San Giovanni in Monte, dove risulta immatricolato con il numero 13493 il 15 marzo 1944, a disposizione del «comando tedesco SS», ovvero della Gestapo.
Risulta disperso dopo l'avvenuto prelevamento dal carcere il 4 aprile 1945.
Sui registri-matricola in quella data risulta in uscita per rilascio dal carcere insieme ad altri 18 detenuti, consegnato ad «agente comando tedesco SS», insieme anche a Renato Betti, insieme al quale era stato trasferito da Montese a Bologna.
Con ogni probabilità fu ucciso in una esecuzione attuata da militi SS con modalità analoghe a quelle che nei mesi precedenti avevano avuto come teatro i colli di Paderno e la stazione di San Ruffillo, ma in luogo diverso, forse in località Il Pero, a Rastignano di Pianoro, dove nel 1974 fu rinvenuta una fossa comune che molti elementi lasciano supporre abbia accolto almeno parte dei detenuti scomparsi dopo i prelevamenti dal carcere del 4, 9 e 17 aprile 1945.
È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall'8 marzo 1944 al 4 aprile 1945.
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
- Elenco nominativo dei partigiani dell’Emilia-Romagna
ALTRE FONTI:
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988
- Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà. I caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti nel territorio modenese, Comitato per 50° della Resistenza e della guerra di Liberazione della provincia di Modena, Modena 1995