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FUCILATO AL POLIGONO

PIETROBUONI AGOSTINO

Nato il 24 luglio 1894 a Sant'Agata Bolognese (BO)
Residente a Sant'Agata Bolognese (BO)
Fucilato il 30 agosto 1944 al Poligono di tiro
nessun numero assegnato

Pietrobuoni Agostino, da Ferdinando e Agata Guerzoni, nato il 24 luglio 1894 a Sant'Agata Bolognese (BO); lì residente. 3a elementare. Bracciante.

Schedato nel Casellario Politico Centrale tra il 1923 e il 1942 come comunista, con le annotazioni di confinato, iscritto alla Rubrica di frontiera.

Il Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia riporta le seguenti note.

Capolega dei braccianti dal 1915, al termine della grande lotta agraria nel Bolognese fu arrestato il 31 ottobre 1920 in seguito all'uccisione di Gaetano Guizzardi. Fu processato e condannato nel 1923. Dimesso dal carcere, espatriò a Domont (Francia), dove lavorò e svolse attività antifascista. Allo scoppio della seconda guerra mondiale fu internato nel campo di concentramento di Vernet d'Ariège. Tradotto in Italia, il 29 settembre 1941 la Commissione provinciale lo condannò al confino per 5 anni a causa dell'attività antifascista svolta all'estero. Venne liberato il 18 agosto 1943; lasciò Ventotene e fece ritorno al paese natio.

Dopo l'8 settembre 1943 fu animatore della lotta di liberazione in loco, insieme ai fratelli Quinto e Ottavio. Partecipò all'attività del battaglione «Marzocchi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» con funzione di commissario politico,  adoperandosi con grande impegno, nonostante stesse perdendo la vista.

Dopo che il fratello Quinto era stato fucilato dalle brigate nere insieme ad altri due partigiani il 26 agosto a Sant'Agata, sotto la torre civica, in una rappresaglia decisa dal comando di polizia tedesco di Bologna a seguito di attentati a veicoli tedeschi, anche Agostino, a seguito di una delazione, è catturato il 27 agosto a San Giovanni in Persiceto (BO) e trasferito a Bologna.

Qui è detenuto in una camera di sicurezza di una polizia fascista o tedesca (non a San Giovanni in Monte), dove si trova ancora quando il 30 agosto è prelevato per essere fucilato con altri 11 prigionieri in una rappresaglia ordinata in risposta ad una serie di uccisioni di militari fascisti avvenute nei giorni precedenti.

Notizia dell'esecuzione comparirà il giorno successivo nella cronaca di Bologna del quotidiano "il Resto del Carlino", dal titolo «Terroristi sovversivi passati per le armi». Nell'articolo si comunicava che «in seguito alla proditoria uccisione del colonnello dell G.N.R. Elio Zambonelli e del Ten. Colonnello dell'esercito Pasquale Vetuschi», all'alba del 30 agosto erano stati giustiziati mediante fucilazione 12 individui che «svolgevano attività terroristica e sovversiva»: Zanasi Cesare, Garagnani Arturo, Garagnani Celestino, Sghinolfi Alfonso, Musi Giocondo, Nanni Luciano, Bentivogli Renato, Atti Floriano, Pietroboni Agostino, Bussolari Gaetano, Bracci Luciano, Sordi Renato.

Il Comune di Sant'Agata gli ha intitolato un Corso cittadino.


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

Rif: FUCILATO AL POLIGONO-4248



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