FERRARI RENATO
Familiari coinvolti:
Ferrari Renato, da Pietro e Ida Zucchini, nato il 16 settembre 1928 ad Anzola dell'Emilia (BO); lì residente. Licenza elementare. Operaio.
Militò nel distaccamento «Tarzan» della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni» e operò ad Anzola dell'Emilia.
È arrestato con il fratello Mario a San Giovanni in Persiceto il 5 dicembre 1944 nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola e Anzola dell'Emilia.
Condotto a Bologna insieme agli altri rastrellati, è dapprima detenuto nelle celle del comando della Gestapo, ovvero l'Aussenkommando Bologna della Sipo-SD in via Santa Chiara 6/3, per essere interrogato, poi dal 9 dicembre 1944 è incarcerato a San Giovanni in Monte, con matricola 12524, a disposizione del «comando tedesco SS».
È prelevato dal carcere il 23 dicembre 1944 con altri 20 detenuti «per essere tradotto altrove». Dopo essere stati condotti in collina a Sabbiuno di Paderno saranno uccisi da militi SS e i loro corpi fatti rotolare in fondo al calanco, come era già avvenuto il precedente 14 dicembre con altri 37 prigionieri, tra i quali il fratello Mario, in una esecuzione compiuta con modalità analoghe.
L'eccidio sarà scoperto solo nell'agosto 1945 e tra le salme faticosamente recuperate e portate in Certosa potrà essere riconosciuta anche la sua.
L'apposita Commissione regionale per il riconoscimento partigiani lo ha riconosciuto benemerito.
È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna e nel monumento di Sabbiuno.
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
ALTRE FONTI:
- Alberto Preti, Sabbiuno di Paderno, Dicembre 1944, Bologna, University Press Bologna, 1994