MATATIA ROBERTO
Familiari coinvolti:
Matatia Roberto, da Nissim e Matilde Hakim, nato il 25 settembre 1929 a Forlì. Pellicciaio. Residente a Bologna. Membro della Comunità ebraica di Bologna.
È arrestato il 5 novembre 1943 e incarcerato a San Giovanni in Monte, con matricola 8252, a disposizione del «comando tedesco SS», ma non sarà deportato il 9 novembre con gli ebrei rastrellati dal reparto speciale di SS di Dannecker, e verrà raggiunto dal padre il 17 novembre.
Il 2 dicembre 1943 è registrato in uscita affidato a militi SS "per essere tradotto altrove"; con lui il padre, altri ebrei arrestati e un gruppo di detenuti politici e prigionieri di guerra.
Sarà condotto a Verona, da dove i due Matatia saranno deportati con il convoglio partito da Milano il 6 dicembre 1943, che dopo una tappa a Verona, arriverà nel campo di sterminio di Auschwitz cinque giorni dopo.
All'arrivo nel lager, l'11 dicembre 1943, entrambi supereranno la selezione e saranno immatricolati, Roberto con il numero 168013, Nissim con il 168015. Il resto della famiglia raggiungerà Auschwitz all'inizio del febbraio 1944. Sopravvivrà solo Nino.
Matatia Roberto è deceduto in luogo ignoto dopo il 18 gennaio 1945.
Il suo nome è ricordato a Bologna nella Lapide della Comunità Israelitica in via Mario Finzi tra quelli dei membri deportati senza ritorno.
FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:
– Picciotto, Il libro della memoria, ad nomen
– Archivio di Stato di Bologna, Prefettura di Bologna, Ufficio A.B.E.
– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
– Roberto Matatia, I vicini scomodi. Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie e dei suoi tre figli negli anni del fascismo, Ed. Giuntina, Firenze 2014
– CDEC DIGITAL LIBRARY:
Scheda biografica di Matatia Roberto.
http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5136/matatia-roberto.html