Molari Rino, di Tito, da Mario Tito e Cecilia Ricci, nato il 9 maggio 1911 a Santarcangelo di Romagna (FO); lì residente. Insegnante di lettere. Coniugato, un figlio.
Sulla sua vita la pubblicazione Uomini, nomi, memoria. Fossoli 12 luglio 1944, riporta le seguenti note.
Frequenta il ginnasio-liceo nel seminario vescovile di Rimini, quindi si iscrive all'università di Bologna dove si laurea nel 1937. Nel 1941 è chiamato al servizio militare, destinato ai servizi sanitari nel bolognese. Dopo varie supplenze, nel 1942 vince una cattedra di lettere all'Istituto Magistrale di Nuoro. Sposa Eva Manenti il lunedì di Pasqua del 1942.
Nel 1943 ottiene il trasferimento alla scuola media di Riccione, dove decide di dare un contributo alla lotta al regime e all'occupazione tedesca. Partecipa alla costituzione del primo nucleo antifascista a Santarcangelo e aderisce al movimento degasperiano. si adopera per trovare un rifugio per i ricercati politici e organizza staffette per mettere in allarme i ricercati e i resistenti. In particolare la Valconca costituisce la base di incontri di un qualificato gruppo di resistenti di cui è l'anima politica. Rappresenta l'Emilia Romagna a Roma, al Comitato Nazionale di Liberazione, ed ha contatti in vaticano. Fa parte del CLN di Santarcangelo in collegamento coi comuni di Rimini, Riccione, Morciano, Pesaro e Novafeltria. La franchezza con cui dichiara pubblicamente le sue idee (nel fascicolo del Provveditorato agli studi di Forlì è definito "soggetto poco raccomandabile") lo portano ad esporsi ed infatti viene arrestato nell'aprile del 1944, perchè si confida incautamente ad un gruppo di ebrei riccionesi, tra cui è infiltrata una spia tedesca.
È arrestato a Riccione il 27 aprile 1944 e condotto a Bologna, dove dal giorno 28 è incarcerato a San Giovanni in Monte, con matricola 10566, per ordine e a disposizione del «comando tedesco SS», ovvero dell'Aussenkommando Bologna della Sipo-SD.
Vi resterà fino al 6 giugno, quando è aggregato ad un gruppo di detenuti politici in trasferimento per ordine della Gestapo al campo di concentramento e transito di Fossoli, dove riceve la matricola 1406 ed è assegnato alla baracca 16A.
Il 12 luglio, è fucilato assieme ad altri 66 internati nell'eccidio del poligono di Cibeno.
L'apposita Commissione regionale lo ha riconosciuto partigiano della 8a brigata con ciclo operativo dal 13 settembre 1943 al 12 luglio 1944.
Ha ottenuto il Diploma di Onore ANPI - Caduto per la Libertà - Forlì 25 aprile 1947.
A Santarcangelo di Romagna gli sono stati intitolati una piazza e l'Istituto Tecnico Commerciale.
A Novafeltria e a Riccione gli è stata intitolata una via.
FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:
– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
– Anna Maria Ori, Carla Bianchi Iacono, Metella Montanari, Uomini, nomi, memoria. Fossoli 12 luglio 1944, Carpi 2004, ad nomen