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DEPORTATO POLITICO

LEONI ETTORE

Nato il 9 luglio 1916 a Marzabotto (BO)
Luoghi di detenzione: carcere militare di Peschiera
Deportato a Dachau, Buchenwald, Flossenbuerg
Non è sopravvissuto alla deportazione
nessun numero assegnato

Leoni Ettore, di Efram. Nato il 9 luglio 1916 a Castiglione dei Pepoli (BO). Residente a Bologna in via Binasetti n. 4.

Dopo l'arresto, avvenuto a Tripoli il 26 febbraio 1942, si trovava detenuto nel carcere militare di Peschiera del Garda quando poco dopo l'8 settembre 1943 le autorità tedesche decisero di punire con la deportazione di massa il rifiuto di aderire all'arruolamento proposto ai soldati del Regio Esercito che vi erano reclusi a seguito di condanne per mancanze disciplinari o piccoli reati comuni.

Giunge il 22 settembre 1943 a Dachau, dove riceve la matricola 54916 (saranno in 1790 ad arrivare con quel trasporto, immatricolati tra i numeri 53669 e 55458) ed è classificato come Schuetzhaftling (categoria che dal novembre 1943 sarà trasformata per molti di essi in AZR, Arbeitszwang Reich, ovvero schiavi del lavoro per il Reich, in genere riservata ai cosiddetti "asociali", con triangolo nero).

È trasferito in seguito a Buchenwald, dove giunge il 30 ottobre 1943. Qui è classificato con la categoria Politisch e riceve la matricola 34594.

È assegnato prima al blocco 48, poi al 34, in seguito al sottocampo di Weimar, dal 13 agosto 1944 o 1 settembre 1944.

È in seguito trasferito a Flossenbuerg, e da lì - presumibilmente a seguito di una evacuazione - a Dachau, dove arriva il 9 aprile 1945, mantenendo la matricola 34594.

Risulta deceduto il 29 maggio 1945 a Dachau, e sepolto il giorno successivo nel Waldfriedhof, tomba n. 856.

Da segnalare però anche le annotazioni sulla scheda dell'Ufficio Vittime di Guerra di Berlino, secondo cui Leoni Ettore sarebbe rimasto vittima del grande bombardamento aereo del 9 febbraio 1945 su Weimar, che colpì anche la fabbrica Gustloff-Werke in cui lavoravano anche internati di Buchenwald.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I, ad nomen

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.6.1, 805460012. Registro delle entrate a Dachau.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/130431544

1.1.6.1, 805806. Arrivi giornalieri a Dachau.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/9898050

1.1.6.7, 01010607 182. Schede personali a Dachau.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/10694615

1.1.5.3, 01010602 117.028. Documentazione personale a Dachau.

https://collections.arolsen-archives.org/en/archive/1-1-6-2_01010602-117-028

1.1.5.1, 8012563. Rapporti su variazioni dati prigionieri a Buchenwald - lista ingressi da Dachau, 30.10.1943.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/5282277

1.1.5.1, 8012578. Rapporti su variazioni dati prigionieri a Buchenwald - lista invio a sottocampo Weimar, 1.9.1944.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/5283515

1.1.5.3, 01010503 001.294.186. Documentazione personale a Buchenwald.

https://collections.arolsen-archives.org/en/archive/1-1-5-3_01010503-001-294-186

1.1.5.1, 8012100015. Numerazione dei prigionieri di Buchenwald.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/5273041

1.1.6.7, 01010607 182. Schede personali a Dachau.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/10694616

2.3.1.2, 23120001 225. Schede di registrazione Ufficio Vittime di Guerra, Berlino.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/130616753

Guida alla lettura della documentazione in Arolsen Archives

Rif: DEPORTATO POLITICO-2160



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