Foscardi Enrico, «Dante», da Gaetano e Oliva Guzzinati, nato il 4 giugno 1905 a Vogherà (PV); residente a Bologna. Licenza elementare. Falegname.
Antifascista, subito dopo l’8 settembre 43 entrò a far parte, insieme con Attilio Diolaiti ed Ettore Zaniboni, di un gruppo formatosi a Savazza di Monterenzio, dove era sfollato.
Militò successivamente nella 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni».
È arrestato a Bologna con il gruppo di Edera De Giovanni, Egon Brass, Enrico Foscardi, Ferdinando Grilli ed Ettore Zaniboni, quando questi furono traditi da un infiltrato che li fece circondare dalla polizia appena questi si presentarono in piazza Ravegnana, sotto le due torri, dove avrebbero dovuto incontrarsi proprio davanti al banco di penne stilografiche gestito da Attilio Diolaiti, per entrare in contatto con la Resistenza bolognese.
Risulta incarcerato a San Giovanni in Monte dal 31 marzo 1944, con matricola 10196, per ordine dei carabinieri, a disposizione del Questore.
Nella notte tra il 31 marzo e l'1 aprile 1944 per ordine del Questore è prelevato dal carcere insieme a Edera De Giovanni, Egon Brass, Attilio Diolaitii, Ferdinando Grilli ed Ettore Zaniboni. Al gruppo venne detto che dovevano essere trasferiti al carcere di Castelfranco Emilia, ma il tragitto sarà assai più breve e arrivati al cimitero della Certosa di Bologna, saranno fatti scendere e dopo essere stati addossati ad uno dei muri di recinzione fucilati da un plotone della CAS comandato dal milite Renato Roncarelli.
Notizia dell'esecuzione fu data il 2 aprile dal quotidiano "Il Resto del Carlino" in un articolo dal titolo “Ferma ed energica azione contro le bande terroristiche”.
Riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall'1 dicembre 1943 all'1 aprile 1944.
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte