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EBREO ANGLO-LIBICO

LABI ELIA

Nato il 25 settembre 1900 a Bengasi (Libia)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, Fossoli
Località di internamento: Bagno a Ripoli, Camugnano
Deportato a Bergen Belsen, Vittel
È sopravvissuto
nessun numero assegnato

Labi Elia, da Mordechai e Ester Gioli, nato in Libia, a Tripoli, il 25 settembre 1900 (secondo CDEC) o 25 ottobre 1900 (secondo Pizzuti e schede ministero Interno). Coniugato con Bendaud Jole. Padre di Gino e Giulia. Di religione ebraica. Passaporto britannico.

Sottoposto a misura di internamento da parte dell'autorità italiana, è imbarcato per la penisola con altri ebrei libici nei primi mesi del 1942, e inizialmente è destinato all'internamento a Bagno a Ripoli (FI), dove arriva il 16 gennaio 1942. Nei mesi successivi gli è consentito di raggiungere la moglie e i figli che si trovavano in internamento a Camugnano (BO) con un gruppo di altri ebrei anglo-libici, i quali sbarcati a Palermo, erano stati fatti proseguire in treno per il nord. Dopo una sosta di una notte a Bologna, con alloggio in un dormitorio in via Cirene, il 14 marzo 1942 erano giunti in internamento libero a Camugnano, in una casa colonica situata in via Roma n. 57, dove arriverannno ad essere ospitati fino 50 ebrei anglo-libici, prevalentemente donne, bambini e anziani, mentre gli uomini erano stati internati altrove, in Libia o in Italia. Una parte sarà in seguito trasferita in altri luoghi di internamento.

Elia, con il resto della famiglia, vi rimane fino al 5 gennaio 1944, quando il gruppo rimanente di 33 internati (altri 2 erano in carcere per accertamenti a Castiglione dei Pepoli) è preso in consegna da agenti italiani per essere avviato in camion a Bologna, dove gli adulti sono rinchiusi nel carcere di San Giovanni in Monte (i 4 uomini nel settore maschile, le 15 donne con due bimbi piccoli nel settore femminile), mentre i 7 bambini e ragazze sono affidati all'istituto religioso San Giuseppe e 5 adolescenti maschi al riformatorio Pietro Siciliani. In carcere Elia riceve la matricola 8955.

Il 10 gennaio 1944 tutto il gruppo è condotto alla stazione di Borgo Panigale da dove con un vagone apposito sono agganciati ad altri treni fino ad arrivare a Carpi, per proseguire fino al campo di Fossoli. Qui sono internati nel settore del «campo vecchio», ancora sotto controllo italiano.

Nel campo modenese gli ex internati a Camugnano rimangono fino al 26 gennaio 1944 quando vengono aggregati al trasporto che, con altri ebrei libici provenienti da diversi luoghi di internamento della penisola, raggiungerà il giorno 31 il lager di Bergen Belsen.

Nel lager tedesco, dove alcune migliaia di ebrei stranieri erano rinchiusi in attesa di eventuali scambi con prigionieri tedeschi in mano alleata, rimangono reclusi in condizioni estremamente dure, nel settore «campo stella» (Sternlager) per diversi mesi. Il 28 giugno 1944 sono trasferiti nella località termale di Vittel, in Francia, in un campo sotto autorità militare tedesca, dove un nucleo di hotel di lusso era stata recintato a scopo di internamento per prigionieri civili ed ebrei stranieri in attesa di scambio o trasferimento, con condizioni di prigionia assai migliori rispetto ai lager SS. All'arrivo vi troveranno anche i componenti di un altro gruppo di ebrei anglo-libici internati nel Bolognese, a Bazzano, i quali, dopo la cattura da parte tedesca, avvenuta il 1° ottobre 1943, erano stati destinati inizialmente al lager di Reichenau, presso Linz.

Finalmente liberati dai tedeschi, la sorte dei due gruppi diverrà la medesima. Partiti il 20 luglio 1944, dopo aver attraversato in treno Francia e Spagna, arriveranno a Lisbona, per proseguire verso il Marocco (dove rimarranno due mesi in una tendopoli), poi l'Algeria, fino ad arrivare in Libia il 10 novembre 1944.

Negli anni successivi tutti gli ebrei libici saranno costretti, a causa delle pressioni e violenze da parte dei nazionalisti arabi, alla emigrazione, in massima parte verso il nuovo stato di Israele.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Picciotto, Il libro della memoria, ad nomen

– Archivio di Stato di Bologna, Prefettura di Bologna, Ufficio A.B.E.

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.14.6, 01011406 019. Schede degli internati dal ministero dell'Interno italiano.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/468692

– Anna Pizzuti, Ebrei stranieri internati in Italia:

Scheda biografica di Labi Elia.

http://www.annapizzuti.it/database/ricerca.php?a=show&sid=7673

– CDEC DIGITAL LIBRARY:

Scheda biografica di Labi Elia.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-4905/labi-elia.html


Rif: EBREO ANGLO-LIBICO-1047



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