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DEPORTATO POLITICO

CAMBI UGO

Nato il 12 febbraio 1901 a Firenze (FI)
Residente a Firenze (FI)
Arrestato l'11 luglio 1944 a Firenze (FI)
Luoghi di detenzione: carcere di Firenze, carcere di Bologna, campo di Bolzano
Deportato a Dachau, Buchenwald
Non è sopravvissuto alla deportazione
nessun numero assegnato

Cambi Ugo, nato il 12 febbraio 1901 a Firenze.

È arrestato a Firenze l'11 luglio 1944 dalla Gestapo per aver svolto attività antifascista. Trasferito a Bologna, dove è detenuto nel carcere di San Giovanni in Monte dal 16 luglio 1944, con la matricola 11354, il 1° settembre 1944 è inviato al campo di transito di Bolzano-Gries.

Il 5 ottobre 1944 è deportato a Dachau, dove il 9 ottobre riceve la matricola 113232 ed è classificato con la categoria Schutz; mestiere dichiarato: meccanico.

Il 27 ottobre è trasferito in un trasporto di oltre 300 prigionieri (tra cui numerosi italiani) direttamente a Bad Gandersheim, in un sottocampo di Buchenwald, denominato Außenkommando Brunshausen, Apparatebau, Werk A, dove insieme ad altre centinaia di prigionieri provenienti anche da altri lager dovevano essere addetti alla produzione della fusoliera del caccia notturno He 219 per la Ernst Heinkel AG.

Qui Ugo Cambi è immatricolato con il n. 94443 e classificato con la categoria Politisch; mestiere dichiarato: meccanico.

Con l'avvicinarsi del fronte, agli inizi dell'aprile 1945 le SS decidono di evacuare il campo organizzando una "marcia della morte" dei prigionieri, prima della quale però avviano una selezione di quelli inadatti alla marcia e di quelli malati che si trovavano in infermeria. Dopo le selezioni un gruppo di quaranta detenuti all'aba del 4 aprile è incolonnato per 4 e avviato verso una collina poco distante sotto la guardia di due SS e alcuni kapo, per l'occasione vestiti con una divisa e armati. Giunti nel boschetto sulla sommità saranno fucilati. Le scariche di mitra saranno udite dai compagni rimasti nelle baracche, che vedranno poi ridiscendere alcuni prigionieri russi incaricati del seppellimento. Tra i fucilati anche Ugo Cambi, il cui nome (come U Gambi) risulta sulla lapide posta a ricordo sul luogo dell'eccidio.

Robert Antelme, detenuto in quel campo come deportato politico, ha raccontato la preparazione e l'esecuzione dell'eccidio nel suo libro La specie umana (*):

«4 aprile. Il cannone ha tuonato tutta la notte. (...) I nostri dovevano essere a non più di quaranta chilometri. Da parecchi giorni si parlava di trasferimento. Quella notte avevo dormito poco.. Quando mi sono svegliato ho visto che attraverso le persiane filtrava il giorno. L'ora dell'appello era passata, ma nessuno più se ne meravigliava. Era l'ultimo o penultimo giorno che avremmo passato a Gandersheim. La camerata era tranquilla. Un compagno ha spinto in fuori la persiana, il giorno che è entrato ci ha quasi accecato. C'era il sole. Il cielo era chiaro. Attraverso la finestra, lo spiazzo dell'appello appariva calmo, deserto anzi. Era una splendida mattina di primavera, la più calma e silenziosa che avevamo avuto. Si sentivano perfino cantare gli uccelli del bosco. Ad un certo punto abbiamo sentito rumori di passi che venivano da fuori e, bruscamente, un gran baccano nell'entrata. Dei tipi con fucile e mitra sulla spalla hanno fatto irruzione in camerata, urlando.  Li abbiamo riconosciuti: erano i Kapos. Fritz Ernst, il Werkkontroll e altri vestiti con l'uniforme della Werkschutz. Con loro vi erano due altri detenuti tedeschi che non erano Kapos e il lavandaio delle SS. Le SS li avevano armati e vestiti con l'uniforme. Il giorno prima avevano chiesto a quelli che non erano in condizione di poter marciare di dare i loro nomi; perché in caso di trasferimento, avevano detto, sarebbero rimasti a Gandersheim. Qualcuno c'era cascato, e ora i Kapos li venivano a cercare. (...)

Nello stesso momento le SS erano entrate all'infermeria. Il giorno prima avevano detto ai malati che sarebbero andati all'ospedale di Gandersheim dove sarebbero stati curati. Si sono tutti alzati perciò quelli che avevano la broncopolmonite e quelli che avevano la tubercolosi (...). I compagni si reggevano male, vacillavano. A mala pena sono riusciti a infilarsi i pantaloni da cui uscivano i piedi nudi e bianchi. (...) Finalmente i malati sono stati tutti fuori. (...) La piccola colonna è passata lungo la baracca dell'infermeria ed è andata oltre. Avrebbero dovuto voltare a sinistra per raggiungere la strada di Gandersheim. A sinistra, era a sinistra che dovevano voltare; invece le SS voltarono a destra. La colonna degli ammalati ha dovuto seguirli arrampicandosi verso il boschetto.

Non era passato più di un quarto d'ora da quando i compagni erano partiti. (...) Ci ha scosso una raffica di mitra. Un'altra raffica. Dei colpi isolati, infine un ultimo colpo isolato. - Li hanno ammazzati! ».

 

Foto 1   Foto 2

 Foto 3

NOTE:

(*) Robert Antelme, La specia umana, Gallimard 1957, edizione italiana Einaudi 1969, pp. 241-246

FOTO:

1) Croce e cartello sul luogo dell'eccidio a Bad Gandersheim, nel dopoguerra.

2) Lapide attuale sul luogo dell'eccidio a Bad Gandersheim.

3) Cerimonia di commemorazione dell'eccidio nel Salzbergfriedhof a Bad Gandersheim, aprile 1946.

Si ringrazia la famiglia Cambi, in particolare Marcello Cambi, per la gentile collaborazione e l'invio di documenti e immagini.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I, ad nomen

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.6.7, 01010607 039. Documentazione personale a Dachau.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/10625399

1.1.6.1, 805460017. Registri entrata a Dachau.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/130432477

1.1.6.1, 805812. Arrivi giornalieri a Dachau.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/9899432

1.1.5.1, 8012580. Aggiornamento dati prigionieri Buchewald - arrivi  a Gandersheimda Dachau, documento del 18.11.1944.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/5283825

1.1.5.3, 01010503 001.066.025. Documentazione personale a Buchenwald.

https://collections.arolsen-archives.org/en/archive/1-1-5-3_01010503-001-066-025

1.1.5.1, 8012100022. Numerazione dei prigionieri di Buchenwald.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/5273892

5.3.3, 8018700. Marce della morte dei prigionieri di Buchenwald- campo di Gandersheim.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/82066710

2.1.2.1, DE ITS 2.1.2.1 NI 022 3 DIV ZM. Elenco della parrocchia locale degli stranieri deceduti e sepolti a Gandersheim.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/70628121

Guida alla lettura della documentazione in Arolsen Archives

Rif: DEPORTATO POLITICO-2048



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