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LAVORATORE COATTO

BORDONI MARINO

Nato il 26 ottobre 1903 a Minerbio (BO)
Residente a Minerbio (BO)
Arrestato il 19 giugno 1944 a Minerbio (BO)
Luoghi di detenzione: Fossoli
Luoghi di lavoro nel Reich: Slesia
È sopravvissuto

Familiari coinvolti: BORDONI OLIVIERO
nessun numero assegnato

Bordoni Marino, da Vincenzo e Rosmilde Parma, nato il 26 ottobre 1903 a Minerbio (BO); lì residente. 4a elementare. Muratore, tramviere.

Schedato nel Casellario Politico Centrale come comunista tra il 1926 e il 1940.

Il Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia riporta le seguenti note.

Iscritto al PCI. Il 16 luglio 1921 - durante la vertenza agraria provocata dai fascisti, i quali avevano proibito ai coloni lʼuso delle trebbiatrici delle cooperative rosse - prese parte, con altri nove lavoratori, ad uno scontro a fuoco a Minerbio, nel corso del quale perse la vita l'agente agrario Onorato Toschi. Processato in corte dʼassise, il 12 febbraio 1922 venne condannato a 5 anni e 7 mesi di reclusione. Il 6 novembre 1923 fu liberato a seguito della concessione dell'amnistia. Il 14 settembre 1926 venne arrestato e condannato a 10 giorni perché sorpreso a raccogliere fondi “Pro prigionieri proletari”. Il 31 luglio 1940 nella sua pratica fu annotato: «vigilato».

Durante la lotta di liberazione militò nel battaglione «Oriente» della 4a brigata Garibaldi «Venturoli» e operò a Minerbio, e/o nella 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni» (*).

Il 19 giugno 1944 è arrestato a Minerbio con il fratello Oliviero e altri compagni e inviato al campo di transito di Fossoli, dove rimarrà fino all'1 agosto successivo, quando è inviato nel Reich per essere impiegato come lavoratore coatto in una località da lui descritta come "Dienfurt" (più probabilmente una località della Slesia, dove sono inviati anche il fratello e gli altri compagni rastrellati con lui), dal 7 agosto all'11 febbraio 1945.

Riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 9 settembre 1943 alla Liberazione.

NOTE:

(*) Il dato proviene dal Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia. Nella propria autodichiarazione consegnata ad ANED nel 1961 ai fini delle pratiche di vitalizio avrebbe invece militato nella 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni».


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

– Archivio ANED Bologna, pratiche vitalizio


Rif: LAVORATORE COATTO-3307



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