BONGIOVANNI VALERIO
Bongiovanni Valerio, da Danio ed Emma Cotti, nato il 23 novembre 1926 a San Giovanni in Persiceto (BO); lì residente. 2a avviamento professionale. Colono.
Militò nel battaglione «Marzocchi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» ed operò a San Giovanni in Persiceto.
È arrestato a San Giovanni in Persiceto il 5 dicembre 1944 nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola e Anzola dell'Emilia. Subito dopo la cattura fu appeso a testa in giù ad un albero e percosso con la canna di un fucile.
Condotto a Bologna insieme agli altri rastrellati, è dapprima detenuto nelle celle del comando della Gestapo, ovvero l'Aussenkommando Bologna della Sipo-SD in via Santa Chiara 6/3, per essere interrogato, poi dal 9 dicembre 1944 è incarcerato a San Giovanni in Monte, con matricola 12473, a disposizione del «comando tedesco SS».
Il 14 dicembre 1944 risulta rilasciato e consegnato a «ufficiale tedesco SS» con altri 36 detenuti. Saranno condotti in collina a Sabbiuno di Paderno e fucilati da militi SS. I loro corpi verranno fatti rotolare in fondo al calanco.
Una seconda esecuzione avverrà nello stesso luogo con analoghe modalità il successivo 23 dicembre con altri 21 prigionieri prelevati dal carcere.
La sua salma sarà riconosciuta tra quelle faticosamente recuperate e portate in Certosa dopo la scoperta del luogo dell'eccidio, avvenuta solo nell'agosto 1945.
L'apposita Commissione regionale lo ha riconosciuto partigiano, con ciclo operativo dall'1 novembre 1943 al 14 dicembre 1944.
È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna e nel monumento di Sabbiuno.
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
ALTRE FONTI:
- Alberto Preti, Sabbiuno di Paderno, Dicembre 1944, Bologna, University Press Bologna, 1994