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LAVORATORE COATTO

TATTINI GIUSEPPE

Nato il 5 aprile 1926 a Castel del Rio (BO)
Residente a Castel del Rio (BO)
Catturato il 31 maggio 1944 a Castel del Rio (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Prato, Fossoli, Mauthausen
Luoghi di lavoro nel Reich: Lenzing-Pettighofen, Marienberg, Oberloisdorf, Linz
È sopravvissuto
nessun numero assegnato

Tattini Giuseppe, da Angelo e Agata Ghiotto, nato il 5 aprile 1926 a Castel del Rio (BO); lì residente. Coniugato con Dina Brichioni. Celibe. Contadino, operaio.

È catturato, insieme ad alcune decine di giovani di Castel del Rio, nell'ambito di una operazione organizzata da tedeschi ed esponenti fascisti locali al fine di rastrellare gli uomini delle classi comprese tra il 1914 e il 1927. Un ordine del comando militare germanico datato 29 maggio 1944 a firma del podestà invitava a presentarsi il giorno 31 con i rispettivi documenti militari alla locale casa del fascio per chiarimenti, ma si trattava di un tranello. Una volta presentatisi gli uomini sono trattenuti con la forza nei locali, poi trasferiti al comando tedesco presso Palazzo Alidosi, da dove alle 4 del mattino dell'1 giugno in quarantasette sono inviati dentro quattro camion a Prato, per essere detenuti nel castello, dove già erano stati fatti affluire altri giovani catturati in operazioni analoghe avvenute quasi contemporaneamente in vari paesi dell'Appennino tosco-emiliano orientale.

Dopo inutili interventi di famigliari e sacerdoti il 12 giugno sono trasferiti al campo di transito della polizia tedesca di Fossoli di Carpi, dovew resteranno per un periodo variabile, chi per pochi giorni, chi fino alla fine di luglio.

Giuseppe Tattini è inviato a Mauthausen, dove giungerà il 24 giugno 1944. Nel lager austriaco non sarà tuttavia internato in via definitiva e verrà più tardi utilizzato (secondo le sue successive dichiarazioni, dopo circa due mesi) come lavoratore coatto a Lenzing-Pettighofen, in Alta Austria, poi a Marienberg. In seguito è inviato a Oberloisdorf, vicino al confine ungherese, dai primi del gennaio 1945 al 22 aprile, quando è trasferito nei pressi di Linz a seguito dell'avanzata dell'Armata rossa,e dove sarà liberato dall'arrivo delle truppe americane.

Rientrerà in Italia l'8 giugno 1945.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese

– CIDRA, Archivio ANED Imola

– D'Amico, Sulla strada per il Reich, ad nomen

– Lorenzo Raspanti, Castel del Rio 1944: storia di una deportazione in massa, in Pagine di vita e storia imolesi, Edizioni Cars, Imola 1990

Rif: LAVORATORE COATTO-3192



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