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LAVORATORE COATTO

ROSSI REMIGIO

Nato il 29 dicembre 1908 a Imola (BO)
Residente a Imola (BO)
Catturato il 9 ottobre 1944 a Sesto Imolese (BO)
Luoghi di detenzione: campo GBA di Fossoli, Peschiera del Garda, Innsbruck, Berlino
Luoghi di lavoro nel Reich: Brandeburgo sulla Havel
È sopravvissuto
nessun numero assegnato

Rossi Remigio, da Luigi e Carolina Tampieri, nato il 29 dicembre 1908 a Imola (BO); lì residente. 1a avviamento professionale. Mezzadro. Prestò servizio militare nel genio a Firenze dal 23 ottobre 1942 allʼ11 febbraio 1943.

Militò nel battaglione Pianura della brigata SAP Imola.

È catturato il 9 ottobre 1944 nella frazione di Sesto Imolese di Imola (BO) nel corso di un vasto rastrellamento tedesco che dalle 6 del mattino muovendo dalle località di Balia, Bettola e Sterlina passando di casa in casa preleva tutti gli uomini. Concentrati inizialmente in piazza, dove i più anziani vengono rimandati a casa, i rastrellati sono inviati in un centinaio a Medicina (BO) per essere oggetto di ulteriore selezione. Anche per effetto dell'intervento di un reggente del Fascio infiltrato dalla Resistenza circa la metà è qui rilasciata, mentre gli altri, oltre una cinquantina, sono avviati al campo di Fossoli di Carpi, che dall'agosto 1944 è divenuto Sammellager (campo di smistamento) del GBA, il servizio del lavoro tedesco.

Dopo una tappa a Peschiera del Garda è inviato nel Reich per essere impiegato come lavoratore coatto insieme ad altri rastrellati imolesi. Passando da Innsbruck, giunge in un campo di transito vicino a Berlino, dove il 24 ottobre 1944 riceve il Vorlaeufiger Fremdenpasse (documento di identità dei lavoratori stranieri nel Reich) n. 02620U/44, emesso dall'autorità di polizia della capitale.

È quindi trasferito a Brandeburgo sulla Havel, per essere impiegato dal 13 novembre 1944 nelle grandi acciaierie della Mitteldeutsche Stahlwerke AG, con la qualifica di Bauhilfsarbeiter. Mentre si trovava in germania rimase ferito al piede destro e subì lʼamputazione dellʼultima falange.

Vi rimarrà fino alla fine dell'aprile 1945, quando è liberato dall'arrivo delle truppe alleate. È in seguito ospitato in alcuni campi per ex-prigionieri e lavoratori stranieri da rimpatriare, situati nei dintorni di Berlino, giungendo in una località identificata come Pozdow (forse è Bossdorf) e infine a Luckenwalde, fino al 25 agosto 1945. Raggiungerà la propria famiglia l'1 settembre 1945.

Riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dallʼ1 maggio 1944 al 14 aprile 1945.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese

– CIDRA, archivio ANED Imola

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

 

Rif: LAVORATORE COATTO-3168



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