RONCASSAGLIA EMILIO
Roncassaglia Emilio, di Luigi, nato l'8 dicembre 1922 a Castel del Rio (BO); lì residente. Coniugato. Operaio.
È catturato, insieme ad alcune decine di giovani di Castel del Rio, nell'ambito di una operazione organizzata da tedeschi ed esponenti fascisti locali al fine di rastrellare gli uomini delle classi comprese tra il 1914 e il 1927. Un ordine del comando militare germanico datato 29 maggio 1944 a firma del podestà invitava a presentarsi il giorno 31 con i rispettivi documenti militari alla locale casa del fascio per chiarimenti, ma si trattava di un tranello. Una volta presentatisi gli uomini sono trattenuti con la forza nei locali, poi trasferiti al comando tedesco presso Palazzo Alidosi, da dove alle 4 del mattino dell'1 giugno in quarantasette sono inviati dentro quattro camion a Prato, per essere detenuti nel castello, dove già erano stati fatti affluire altri giovani catturati in operazioni analoghe avvenute quasi contemporaneamente in vari paesi dell'Appennino tosco-emiliano orientale.
Dopo inutili interventi di famigliari e sacerdoti il 12 giugno sono tutti trasferiti al campo di transito di Fossoli di Carpi, dove rimarranno per un periodo variabile, chi per pochi giorni, chi fino alla fine di luglio.
Emilio Roncassaglia parte tra i primi, giungendo a Mauthausen il 24 giugno 1944. Nel lager austriaco però non è internato in via definitiva, ma è rilasciato per essere utilizzato dal 4 luglio come lavoratore coatto a Lenzing an der Ager (località in Alta Austria, nel distretto di Voecklabruck, che dal 1940 al 1948 ebbe la denominazioe di Agerzell), presso la grande azienda Lenzinger Zellwolle und Papierfabrik AG, produttrice di fibre di cellulosa, con alloggio nel lager aziendale di Pettighofen. In azienda risulta in forza dal 6 luglio 1944.
Alla fine dell'ottobre 1944 è trasferito temporaneamente conaltri compagni imolesi in Ungheria, in una località di cui lui non ricorderà il nome ma che riferisce essere stata non lontana da Budapest. Vi rimane fino al 17 febbraio 1945, quando a seguito dell'avanzata dell'Armata rossa è fatto tornare a Lenzing-Pettighofen, dove rimane fino all'8 giugno 1945.
Rientrerà in famiglia il 13 giugno 1945.
FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:
– Lorenzo Raspanti, Castel del Rio 1944: storia di una deportazione in massa, in Pagine di vita e storia imolesi, Edizioni Cars, Imola 1990
– CIDRA, archivio ANED Imola
– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese
– Ferrari e Orazi, Da Imola al lavoro per il Terzo Reich
– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:
2.1.6.1, DE ITS 2.1.6.1 OD 014 7. Documentazione dal distretto rurale di Voecklabruck.
https://collections.arolsen-archives.org/en/document/71170449

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