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LAVORATORE COATTO

ELVIRINI GIORGIO

Nato il 23 marzo 1914 a Ferrara (FE)
Residente a Castel del Rio (BO)
Catturato il 31 maggio 1944 a Castel del Rio (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Prato, Fossoli, Mauthausen
Luoghi di lavoro nel Reich: Lenzing, Wels
È sopravvissuto
nessun numero assegnato

Elvirini Giorgio, di N. N., nato il 23 marzo 1914 a Ferrara; residente a Castel del Rio (BO). Coniugato. Colono.

È catturato, insieme ad alcune decine di giovani di Castel del Rio, nell'ambito di una operazione organizzata da tedeschi ed esponenti fascisti locali al fine di rastrellare gli uomini delle classi comprese tra il 1914 e il 1927. Un ordine del comando militare germanico datato 29 maggio 1944 a firma del podestà invitava a presentarsi il giorno 31 con i rispettivi documenti militari alla locale casa del fascio per chiarimenti, ma si trattava di un tranello. Una volta presentatisi gli uomini furono trattenuti con la forza nei locali, poi trasferiti al comando tedesco presso Palazzo Alidosi, da dove alle 4 del mattino dell'1 giugno in quarantasette furono inviati dentro quattro camion a Prato, per essere detenuti nel castello, dove già erano stati fatti affluire altri giovani catturati in operazioni analoghe avvenute quasi contemporaneamente in vari paesi dell'Appennino tosco-emiliano orientale.

Dopo inutili interventi di famigliari e sacerdoti il 12 giugno sono trasferiti al campo di transito della polizia tedesca (Durchgangslager, o Dulag) di Fossoli di Carpi, dove rimarranno per un periodo variabile.

La maggior parte di essi sono messi in partenza il 21 giugno 1944 per Mauthausen, insieme ad un grosso contingente di internati destinati ad essere deportati in quel lager. All'arrivo, il 24 giugno, il gruppo proveniente da Castel del Rio ed altre numerose decine di prigionieri, non sono però immessi nel Konzentrationslager in via definitiva, ma dopo qualche giorno rilasciati per essere utilizzati come lavoratori coatti.

Tra questi anche Giorgio Elvirini, che dal 4 luglio 1944 è destinato ad una sede lavorativa situata a Lenzing, in Alta Austria, e Wels, dove dopo la liberazione da parte delle truppe alleate, a inizio maggio 1945, attenderà la partenza per il rimpatrio fino al 4 giugno 1945, per raggiungere la famiglia il successivo giorno 8.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese

– CIDRA, archivio ANED Imola

– Lorenzo Raspanti, Castel del Rio 1944: storia di una deportazione in massa, in Pagine di vita e storia imolesi, Edizioni Cars, Imola 1990

Rif: LAVORATORE COATTO-3071



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