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LAVORATORE COATTO

COSTA ANTONIO

Nato il 6 luglio 1892 a Imola (BO)
Residente a Imola (BO)
Catturato il 9 ottobre 1944 a Sesto Imolese (Bo)
Luoghi di detenzione: campo Caserme Rosse di Bologna, campo GBA di Fossoli, Peschiera del Garda, Innsbruck
Luoghi di lavoro nel Reich: Kahla
È sopravvissuto
nessun numero assegnato

Costa Antonio, da Natale e Adelaide Andreoli, nato il 6 luglio 1892 a Imola (BO), lì residente. 3a elementare. Facchino.

Schedato nel casellario Politico Centrale come antifascista tra il 1939 e il 1940.

Il 29 agosto 1939 fu arrestato per avere insultato Mussolini in luogo pubblico; il 4 dicembre fu ammonito e liberato.

Durante la lotta di liberaizone militò nella brigata SAP Imola.

È catturato il 9 ottobre 1944 nella frazione di Sesto Imolese di Imola (BO) nel corso di un vasto rastrellamento tedesco che dalle 6 del mattino muovendo dalle località di Balia, Bettola e Sterlina passando di casa in casa prelevò tutti gli uomini. Concentrati inizialmente in piazza, dove i più anziani vennero rimandati a casa, i rastrellati furono inviati in un centinaio a Medicina (BO) per essere oggetto di ulteriore selezione. Anche per effetto dell'intervento di un reggente del Fascio infiltrato dalla Resistenza circa la metà fu rilasciata, mentre gli altri, oltre una cinquantina, vennero avviati al campo di raccolta delle Caserme Rosse a Bologna, da dove in seguito furono trasferiti al campo di transito di Fossoli di Carpi, gestito dall'agosto 1944 come Sammellager del GBA, l'organizzazione per il servizio del lavoro tedesco.

Dopo una tappa a Peschiera è inviato nel Reich, insieme ai compagni imolesi, bolognesi e altri italiani (tra i quali in particolare i numerosi rastrellati provenienti da Castelnovo ne' Monti, nel Reggiano) per essere impiegato come lavoratore coatto, raggiungendo prima la città di Erfurt, poi Kahla, in Turingia. Qui la manodopera di molte migliaia di lavoratori fu sfruttata in condizioni estreme e al costo di una altissima mortalità ai fini della costruzione dei nuovi caccia a reazione Me-262.

Antonio Costa risulta assegnato al Baulager I (Walpersberg) dal 27 ottobre 1944. Ebbe la fortuna di riuscire a sopravvivere fino all'arrivo dell'Armata americana. Traferito in seguito ad Essen, rientrerà in Italia il 25 luglio 1945.

Riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 6 aprile 1944 al 14 aprile 1945.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese

– CIDRA, Archivio ANED Imola

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

2.1.4.2, 10005481. Informazioni su stranieri presenti nel distretto di Jena - nomi di varie ditte del REIMAHG.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/70999567

2.2.2.1, 10009289. Schede delle paghe di varie ditte del REIMAHG.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/75841158

Guida alla lettura della documentazione in Arolsen Archives

Rif: LAVORATORE COATTO-3058



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