BRINI DOMENICO
Brini Domenico, di Leonida, nato l'1 settembre 1901 a Imola (BO); lì residente.
È catturato il 9 ottobre 1944 nella frazione di Sesto Imolese di Imola (BO) nel corso di un vasto rastrellamento tedesco che dalle 6 del mattino muovendo dalle località di Balia, Bettola e Sterlina passando di casa in casa preleva tutti gli uomini. Concentrati inizialmente in piazza, dove i più anziani vengono rimandati a casa, i rastrellati sono inviati in un centinaio a Medicina (BO) per essere oggetto di ulteriore selezione. Anche per effetto dell'intervento di un reggente del Fascio infiltrato dalla Resistenza circa la metà è qui rilasciata, mentre gli altri, oltre una cinquantina, sono avviati al campo di Fossoli di Carpi, che dall'agosto 1944 è divenuto Sammellager (campo di smistamento) del GBA, il servizio del lavoro tedesco.
Dopo una tappa a Peschiera del Garda è inviato nel Reich per essere impiegato come lavoratore coatto insieme ad altri rastrellati imolesi. Passando da Innsbruck, giunge in un campo di transito vicino a Berlino.
È quindi trasferito a Brandeburgo sulla Havel, dove con ogni probabilità è impiegato, come altri suoi compagni imolesi, nelle grandi acciaierie della Mitteldeutsche Stahlwerke AG.
Vi rimarrà fino ai primi giorni del maggio 1945, quando è liberato dall'arrivo delle truppe alleate. È in seguito ospitato in campi per ex-prigionieri e lavoratori stranieri da rimpatriare, nei dintorni di Berlino, giungendo a Luckenwalde, dove rimane fino al 14 settembre 1945.
Raggiungerà la famiglia il 22 settembre 1945.
FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:
– CIDRA, archivio ANED Imola
– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese
– Ferrari e Orazi, Da Imola al lavoro per il Terzo Reich