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EBREO DEPORTATO DA BOLOGNA

ABOLAFFIO GUIDO

Nato il 12 settembre 1888 a Venezia (VE)
Residente a Milano (MI)
Arrestato il 7 febbraio 1944 a Castelluccio di Porretta Terme (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, campo di Fossoli
Deportato ad Auschwitz
Non è sopravvissuto alla Shoah
nessun numero assegnato

Abolaffio Guido, da Vittorio e Vittoria Mendes, nato il 12 settembre 1888 a Venezia; residente a Milano in via Manzoni n. 20. Coniugato con Cesarina Tavanti. Commerciante e agente di commercio in prodotti di arredamento.

Si trovava sfollato a Castelluccio di Porretta Terme quando il 7  febbraio 1944 è arrestato dalla polizia italiana e detenuto nella caserma di Porretta. Gli è promessa la libertà nel caso si fosse costituito il figlio Vittorio, il quale dopo il settembre 1943 aveva perso il suo lavoro di tecnico tessile a Voghera e si era prima trasferito con il padre a Castelluccio, poi a Firenze.

In realtà si trattava di una trappola per catturare entrambi. Vittorio dopo l'arresto del padre tenterà invano di espatriare in Svizzera; successivamente entrerà nelle fila della Resistenza, assumendo responsabilità di rilievo nella Brigata Matteotti Montagna e partecipando alla liberazione di Bologna.

Guido intanto è trasferito a Bologna e incarcerato a San Giovanni in Monte dal 9 febbraio 1944, con matricola 9388, registrato in ingresso per ordine della Questura - Ufficio politico ma disposizione del «comando SS», come documentato dai libri matricola e dall'ordine emesso dall'Aussenkommando Bologna della Sipo-SD.

È prelevato il 16 febbraio 1944 e affidato a due agenti di PS per «essere condotto al campo di concentramento di Carpi», insieme agli ebrei di origine straniera Anna Weissbach e Ariel Treistmann, arrestati nei giorni precedenti.

Resterà a Fossoli pochi giorni e il 22 febbraio 1944 sarà aggregato al trasporto che deporterà ad Auschwitz oltre 500 persone.

All'arrivo, il 26 febbraio 1944, Guido Abolaffio non è selezionato per andare immediatamente alla camera a gas e riceve la matricola 174471.

Risulta deceduto ad Auschwitz dopo il 9 marzo 1944.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Picciotto, Il libro della memoria, ad nomen

– Archivio di Stato di Bologna, Prefettura di Bologna, Ufficio A.B.E.

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

FONTI DIGITALI:

– CDEC DIGITAL LIBRARY:

Scheda biografica di Abolaffio Guido.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-14/abolaffio-guido.html

Rif: EBREO DEPORTATO DA BOLOGNA-1128



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