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FUCILATO A RASTIGNANO?

SIMONI OLIVIERO

Nato il 22 luglio 1926 a Crespellano (BO)
Residente a Crespellano (BO)
Arrestato il 28 febbraio 1945 a Crespellano (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 4 aprile 1945 a Rastignano?
nessun numero assegnato

Simoni Oliviero, «Lillo», da Serafino e Maria Morisi, nato il 22 luglio 1926 a Crespellano (BO); lì  residente in frazione Samoggia.

Militò nel distaccamento «Tarzan» della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni» e operò ad Anzola dell'Emilia (BO).

Il Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia riporta le seguenti note.

Arrestato nell'estate 1944, riuscì a fuggire da un camion, nei pressi di Crevalcore, mentre lo stavano trasportando con altri verso Bolzano. Si recò a Montefiorino (MO) e prese parte alla battaglia per la difesa della repubblica partigiana e a quella di Benedello (Pavullo - MO) contro i tedeschi. Non essendo riuscito ad attraversare la linea del fronte, tornò in pianura, a Calcara di Crespellano, e con il battaglione «Tarzan» prese parte alla battaglia di Porta Lame. Tornato nuovamente a Crespellano, continuò la guerriglia per tutto l'inverno.

È arrestato a Crespellano il 28 febbraio 1945 dalla polizia tedesca per l'imprudenza di essersi recato nella sua abitazione a visitare il padre ammalato. Condotto a Bologna è trattenuto dapprima presso il comando Gestapo di via Santa Chiara, per essere interrogato sotto tortura, poi incarcerato. La sorella, alla quale fu concesso di vederlo, ha scritto che «l'avevano torturato, era tutto rovinato dalle botte; e pensare che era ancora un bambino». Il 25 marzo 1945 è registrato in ingresso a san Giovanni in Monte, con matricola 13606, a disposizione del «comando tedesco SS». Rilasciato il 4 aprile 1945 per essere consegnato ad «agente comando tedesco SS», risulta disperso.

Con ogni probabilità fu ucciso in una esecuzione attuata da militi SS con modalità analoghe a quelle che nei mesi precedenti avevano avuto come teatro i colli di Paderno e la stazione di San Ruffillo, ma in luogo diverso, forse in località Il Pero, a Rastignano di Pianoro, dove nel 1974 fu rinvenuta una fossa comune che molti elementi lasciano supporre abbia accolto almeno parte dei detenuti scomparsi dopo i prelevamenti dal carcere del 4, 9 e 17 aprile 1945.

È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 7 aprile 1944 all'1 marzo 1945.

È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna.


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

ALTRE FONTI:

- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.

Rif: FUCILATO A RASTIGNANO?-4056



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