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FUCILATO A SAN RUFFILLO

PEZZOTTI ERSILIO

Nato il 2 luglio 1924 a Tolentino (MC)
Residente a Tolentino (MC)
Arrestato il 13 dicembre 1944 a Bologna (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 10 febbraio 1945 a San Ruffillo
nessun numero assegnato

Pezzotti Ersilio, «Ado», da Umberto e Ida Pagliari, nato il 2 luglio 1924 a Tolentino (MC); lì residente.

Militare di leva fuggì dall’esercito di Salò per entrare nella Resistenza. A Bologna militò nella 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni», con il nome di battaglia di «Ado», ma conosciuto e ricordato in alcune testimonianze come il “Marchigiano”.

Ricorda in una sua testimonianza il partigiano Elio Cicchetti (*):

"Dopo la battaglia di piazza dell'Unità, avvenuta il 15 novembre, il comando di brigata diede disposizioni affinché le formazioni venissero sciolte, o che comunque venisse ridotta al minimo la presenza di partigiani in città, finché non si fossero presentate condizioni più favorevoli per riprendere l'iniziativa. Del distaccamento di Castel Maggiore, forte di una quarantina di partigiani, rimanemmo in un primo tempo in dodici, ma ci riducemmo ben presto a quattro dopo che una serie di drammatiche vicende indussero gli altri a raggiungere le vecchie basi della pianura. Rimanemmo io, il Deutsch, Jack e il Marchigiano. Il Deutsch era un austriaco, catturato tempo addietro, che avevamo accolto con noi dietro sua richiesta. Jack e il Marchigiano erano due ex militari, uno di Mantova e l'altro di Macerata, fuggiti dall'esercito di Salò ed entrati nella resistenza da un paio di mesi. I loro nomi veri non li ho mai conosciuti. Privi di collegamenti, affamati, braccati dal nemico, costretti a cambiar base continuamente e ad affrontare situazioni incredibili e allucinanti, riuscimmo a rimanere uniti per quasi un mese. La mattina del 12 dicembre Jack e il Marchigiano decisero di andarsene. Il Marchigiano fu arrestato poche ore dopo e massacrato in carcere dai fascisti; di Jack non ho mai più saputo nulla."

Come risulta anche dai registri-matricola di San Giovanni in Monte, Ersilio Pezzotti è' arrestato il 13 dicembre 1944 durante un normale controllo di documenti dalla GNR,, che lo trattiene alcuni giorni per interrogatori, poi dal 18 dicembre entra nel carcere giudiziario bolognese con la matricola 12654 a disposizione del «comando tedesco SS».

Il 10 febbraio 1945 è prelevato con altri 53 detenuti e consegnato ad agenti del comando di polizia tedesca per «essere tradotto altrove».

In realtà dopo essere stati legati nei polsi a coppie con del filo di ferro saranno caricati su alcuni camion, e condotti davanti al rudere della stazione periferica di San Ruffillo, dove saranno fucilati e sepolti sommariamente in alcuni crateri di bomba. L’eccidio sarà scoperto casualmente poco dopo la Liberazione.

Anche se la sua salma non potrà essere riconosciuta presso il cimitero della Certosa tra quelle provenienti dalle “fosse di San Ruffillo”, anch'egli fu con ogni probabilità tra le vittime di quella esecuzione, che fu solo la prima fra quelle avvenute in quel luogo in sei date tra il febbraio e il marzo 1945.

Dichiarato irreperibile dal 18 dicembre 1944 con sentenza del Tribunale di Bologna del 4 novembre 1951.

È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall’1 settembre 1944.

NOTE:

(*) Luciano Bergonzini, La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti, Bologna, ISB 1980, vol. III, p. 508


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

- Certificati di riconoscimento/seppellimento 1945 in archivio Certosa di Bologna

ALTRE FONTI:

- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.

Rif: FUCILATO A SAN RUFFILLO-4188



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