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FUCILATO NELL'IMOLESE

MASINA CORRADO

Nato il 7 novembre 1921 a Bologna (BO)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 14 marzo 1945 a Bologna
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, carcere di Imola
Fucilato il 13 aprile 1945 a Pozzo Becca
nessun numero assegnato

Masina Corrado, da Luigi e Celestina Cristani, nato il 7 novembre 1921 a Bologna; lì residente. Diploma di scuola media. Impiegato. Prestò servizio militare nei granatieri in Jugoslavia e a Roma dal gennaio 1941 all'8 agosto 1943.

Militò nella 66a brigata Garibaldi «Jacchia». Economo dell'ospedale civile di Castel San Pietro Terme, aiutò il movimento partigiano della zona fornendo viveri, medicinali e nascondendo nell'ospedale partigiani ricercati. Fece parte del CLN di Castel San Pietro come rappresentante del FdG.

È arrestato a Bologna il 14 marzo 1945 e incarcerato il giorno stesso a San Giovanni in Monte con matricola 13479 a disposizione del «comando tedesco SS». Sulla sua scheda nei registri-matricola le annotazioni sull'uscita sono confuse, ma riportano una data di aprile in cui esce per ordine SS e non rientra dopo l'interrogatorio (che in genere si svolgeva al comando Sipo-SD di via Santa Chiara 6/3). Per qualche ragione (forse per essere messo a confronto con altri detenuti) è trasferito a Imola, nel carcere della Rocca, da dove poi a seguito dell'ordine tedesco di sgombero del carcere per l'imminente arrivo degli alleati, il 12 aprile 1945, mentre la maggior parte dei prigionieri, una quarantina, sono trasferiti a Bologna, un gruppo di 16 detenuti, molti dei quali catturati a Castel San Pietro e Medicina, sono invece consegnati alle brigate nere, che prima di lasciare Imola, nella notte tra il 12 e il 13 aprile, li conducono nel cortile della fabbrica di conserve alimentari Becca, in via Vittorio Veneto, e mentre i tedeschi sorvegliano l'area, dopo averli sottoposti ad altre tremende torture, li uccidono a colpi di arma da fuoco. Tra loro anche Corrado Masina. I corpi vengono poi gettati in un pozzo lì presente, le cui pareti vengono poi fatte crollare a colpi di bombe a mano nel tentativo di nascondere il crimine.

Il 15 aprile, il giorno dopo la liberazione di Imola, l'eccidio verrà scoperto, e le salme delle vittime faticosamente recuperate dai vigili del fuoco. A causa delle torture subite e dello scempio dei corpi, le identificazioni risulteranno estremamente difficili. Un ufficiale britannico intervenuto, il maggiore I. C. Reid della polizia militare dell'8a armata, dichiarerà: "Non ho mai visto in vita mia uno spettacolo così orrendo; è incredibile che tanta crudeltà possa esistere in esseri umani".

Corrado Masina è stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall'1 agosto 1944 al 13 aprile 1945.


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

ALTRE FONTI:

- Nazario Galassi, Imola dal fascismo alla liberazione 1930-1945, University Press, Bologna 1995

- Nazario Galassi, Partigiani nella linea Gotica, University Press, Bologna 1998

Rif: FUCILATO NELL'IMOLESE-4660



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