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FUCILATO A SAN RUFFILLO

GRANDI WALTER

Nato il 16 giugno 1920 a Imola (BO)
Residente a Imola (BO)
Arrestato il 18 febbraio 1945 a Imola (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Imola, carcere di Bologna
Fucilato il 16 marzo 1945 a San Ruffillo
nessun numero assegnato

Grandi Walter, da Romolo e Filomena Zaccheroni, nato il 16 giugno 1920 a Imola (BO); lì residente. Licenza elementare. Fabbro.

Fu attivo dapprima nella 36a brigata Garibaldi «Bianconcini» e successivamente nel distaccamento imolese della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni». Comandante di un gruppo gappista, essendo munito di  tesserino della Todt (l'organizzazione del lavoro tedesca) che gli consentiva la libera circolazione, ebbe anche il compito di mantenere i  collegamenti fra le varie basi partigiane.

È arrestato dalla brigata nera in via Garibaldi, nei pressi del Duomo di Imola, il 18 febbraio 1945 e portato inizialmente nel carcere mandamentale della Rocca di Imola. Trasferito successivamente a Bologna, è rinchiuso dapprima nella caserma Masini, poi dal 23 febbraio 1945 nel carcere di San Giovanni in Monte, dove è registrato, con matricola 13293, proveniente da «camera di sicurezza», scortato da «sottufficiale tedesco SS», a disposizione del «comando tedesco SS».

Per ordine dello stesso comando risulta rilasciato dal carcere con altri 8 detenuti il 16 marzo 1945 e consegnato ad «agenti tedeschi». Condotti davanti al rudere della stazione periferica di San Ruffillo, saranno fucilati e sepolti sommariamente in alcuni crateri di bomba.

L’eccidio sarà scoperto casualmente poco dopo la Liberazione e anche la sua salma sarà riconosciuta tra quelle portate al cimitero della Certosa provenienti dalle “fosse di San Ruffillo”, dove in 6 date tra il febbraio e il marzo furono 94 i detenuti del carcere cittadino uccisi segretamente da militi SS dell'Aussenkommando Bologna.

È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 15 giugno 1944 al 16 marzo 1945.

È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna e nel monumento in piazza caduti di San Ruffillo.


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

- Certificati di riconoscimento/seppellimento 1945 in archivio Certosa di Bologna

ALTRE FONTI:

- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.

Rif: FUCILATO A SAN RUFFILLO-4160



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