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DEPORTATO POLITICO

GASIANI ARMANDO

Nato il 23 gennaio 1927 a Castello di Serravalle (BO)
Residente a Anzola dell'Emilia (BO)
Arrestato il 5 dicembre 1944 a Crespellano (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, campo di Bolzano
Deportato a Mauthausen
È sopravvissuto alla deportazione

Familiari coinvolti: GASIANI SERAFINO
nessun numero assegnato

Gasiani Armando, «Bolero», da Giuseppe e Rita Degli Esposti, nato il 23 gennaio 1927 a Castello di Serravalle (BO); residente ad Anzola dell'Emilia (BO) in via Roccanovella n. 20. Licenza elementare. Colono. Celibe.

Militò nel battaglione «Artioli» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» e operò ad Anzola dell'Emilia.

È arrestato il 5 dicembre 1944 a Crespellano (BO), nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola. L'opera di alcune spie portò al fermo di centinaia di persone che furono raccolte in alcuni luoghi di concentramento nella zona (come la chiesa di Amola o il teatro di Sant'Agata), poi trasferite a Bologna per essere interrogate dalla Gestapo e detenute nel carcere giudiziario cittadino.

Anche il fratello Serafino è arrestato quel giorno.

Entra a San Giovanni in Monte il 9 dicembre 1944, a disposizione del «comando tedesco SS», matricola 12476.

Il 22 dicembre 1944 è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 501 internati, tra i quali 90 del gruppo proveniente da Bologna.

All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matrcola 115523 ed è classificato con la categoria Schutz (detenuto per motivi di sicurezza, equivalente a detenuto politico, con triangolo rosso); mestiere dichiarato: apprendista.

Rimane in quarantena fino al 7 febbraio 1945, poi è inviato al sottocampo di Gusen II, assegnato al «B.A. III» (Betriebs-Abteilung III), denominazione per le  linee di produzione aeronautiche per il caccia a reazione Me 262 della Messerschmitt, allestite nel sistema di gallerie scavate dai detenuti a St. Georgen, in codice «Bergkristall».

Liberato dall'armata americana il 5 maggio 1945.

Il fratello Serafino morirà in ospedale a Linz poco dopo la liberazione del campo.

Riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 5 luglio 1944 alla Liberazione.

Ha pubblicato:

Finché avrò voce, a cura di M. Bandieri, Bologna 2001

Nessuno mai ci chiese, a cura di A. De Lisi, Portogruaro (VE) 2008


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I, ad nomen

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia, ad nomen

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.26.3, 01012603 059.162. Documentazione personale a Mauthusen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/archive/1-1-26-3_01012603-059-162

1.1.26.1, 8104300. Registro dei prigionieri di Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1280263

1.1.26.1, 2227007. Lista dei prigionieri in ingresso a Mauthausen 11.1.1945.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1320258

1.1.26.1, 1491000. Rapporti su modifiche prigionieri di Mauthausen - lista trasferimento a Gusen, 7.2.1945.

https://collections.arolsen-archives.org/de/document/1310427

Guida alla lettura della documentazione in Arolsen Archives

– Istituto storico Parri - Bologna Metropolitana, Biblioteca Digitale, Schedine Partigiani ANPI, Gasiani Armando


Vai alla testimonianza di Gasiani Armando
Rif: DEPORTATO POLITICO-2128



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