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LAVORATORE COATTO

GARDELLI ERNESTO

Nato il 23 luglio 1908 a Imola (BO)
Residente a Imola (BO)
Arrestato il 24 maggio 1944 a Imola (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Imola, carcere di Bologna, Fossoli
Luoghi di lavoro nel Reich: Berlino, Landsberg/Warthe
È sopravvissuto
nessun numero assegnato

Gardelli Ernesto, da Domenico e Desolina Sangiorgi; nato il 23 luglio 1908 a Imola (BO); lì residente. Licenza elementare. Colono.

Schedato nel Casellario Politico Centrale tra il 1931 e il 1943 come comunista.

Il Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia riporta le seguenti note.

Per la sua appartenenza a «una delle famiglie pilota dell'antifascismo osteriolese» e per la sua militanza politica nel PCI, insieme con i suoi fratelli fu perseguitato e confinato durante il regime. Nella primavera 1930 con il fratello Francesco fu bastonato per non essersi presentato ad una adunata fascista. Nel novembre 1930, scoperta l'organizzazione comunista imolese (89 furono gli arrestati) con i fratelli Giulio e Vincenzo venne arrestato e incarcerato in S. Giovanni in Monte (Bologna). Accusato di associazione e propaganda sovversiva e detenzione di armi, con sentenza del 19 maggio 1931 fu rinviato al Tribunale speciale che il 23 giugno 1931 lo assolse. Deferito alla Commissione provinciale il 10 agosto 1931 fu condannato a 5 anni di confino a Lipari (ME). Nello stesso anno fu schedato. Venne liberato l'1 novembre 1932 per l'amnistia del decennale fascista. Nuovamente arrestato il 28 maggio 1936, perché «fervente e pericoloso comunista, volle sposare senza riti né religiosi, né civili, ma alla comunista, la sua fidanzata Masina Wanda, matrimonio che avvenne in occasione del 1° maggio», gli vennero inflitti altri 4 anni di confino il 5 giugno 1936. Tornò in libertà il 27 maggio 1937. Chiamato alle armi, prestò servizio militare in fanteria dal 10 ottobre 1942 all'8 settembre 1943. Dopo l'8 settembre 1943 entrò nel movimento resistenziale imolese. Militò nel battaglione Pianura della brigata SAP Imola. Nel marzo 1944 fu nominato responsabile del PCI per i collegamenti con le SAP e i GAP operanti nella bassa imolese.

È arrestato a Imola il 24 maggio 1944 per rappresaglia a seguito dell'evasione di Bruno Bartolini, e incarcerato nella Rocca. Trasferito a Bologna, entra in carcere di San Giovanni in Monte il 30 maggio 1944, ricevendo la matricola 10896, a disposizione del «comando tedesco SS», ovvero della Sipo-SD.

Il 5 luglio 1944 è trasferito con altri detenuti politici al campo di transito di Fossoli, dove rimane fino all'inizio del mese di agosto, quando è trasferito a Verona e messo in partenza per il Reich per essere utilizzato come lavoratore coatto. Raggiunta in treno Berlino, dove rimane circa una settimana, è quindi destinato a Landsberg a.d.Warthe (l'attuale città polacca di Gorzow Wielkopolski). Rientrerà nell'ottobre 1945.

Riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 9 settembre 1943 al 14 aprile 1945.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese

– CIDRA, Archivio ANED Imola

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

– D'Amico, Sulla strada per il Reich, ad nomen

Rif: LAVORATORE COATTO-3088



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