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ERCOLESSI CESARINO
Ercolessi Cesarino (anche Cesare), «Lupo», da Alberto e Adele Carnaggi, nato il 26 maggio 1925 a Loiano (BO); residente a Bologna. Licenza elementare. Ferroviere.
Militò nel battaglione «Walter Busi» della 1a brigata Garibaldi Irma Bandiera» con funzione di commissario politico di plotone e operò a Bologna.
Secondo i registri-matricola del carcere di San Giovanni in Monte risulta arrestato a Bologna il 29 marzo 1945 e incarcerato per ordine e a disposizione del «comando Hansen» (probabilmente una unità militare tedesca utilizzata in funzione anti-partigiana), con matricola 13660.
Esce il 17 aprile per rilascio, consegnato a «comando tedesco SS». Da quel momento risulta disperso.
Con gli Alleati ormai vicini alla città, cominciò quel giorno da parte tedesca un'ampia selezione dei detenuti politici, che furono in parte destinati al lavoro nelle opere di trinceramento, parte rilasciati, parte eliminati. Con ogni probabilità anche Cesare Ercolessi fu ucciso in quella data con altri 11 partigiani in una esecuzione attuata da militi SS con modalità analoghe a quelle che nei mesi precedenti avevano avuto come teatro i colli di Paderno e la stazione di San Ruffillo, ma in luogo diverso, forse in località Il Pero, a Rastignano di Pianoro, dove nel 1974 fu rinvenuta una fossa comune che molti elementi lasciano supporre abbia accolto almeno parte dei detenuti scomparsi dopo i prelevamenti dal carcere del 4, 9 e 17 aprile 1945.
L'1 dicembre 1948 il distretto militare di Bologna lo ha dichiarato irreperibile.
È stato riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall'1 settembre 1944 alla Liberazione.
È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna e nella lapide in via Oretti che ricorda i partigiani caduti e dispersi del rione Pontevecchio.
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
ALTRE FONTI:
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.
