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DEPORTATO POLITICO

BULDRINI CESARE

Nato il 26 febbraio 1923 a Anzola dell'Emilia (BO)
Residente a Anzola dell'Emilia (BO)
Arrestato il 5 dicembre 1944 a San Giovanni in Persiceto (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, campo di Bolzano
Deportato a Mauthausen
È sopravvissuto alla deportazione
nessun numero assegnato

Buldrini Cesare, «Buti», nato il 26 febbraio 1923 ad Anzola dell'Emilia (BO), lì residente, in via Paltrone n. 5. Celibe. Licenza elementare. Operaio.

Militò nel battaglione «Tarzan» della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni».

È arrestato a San Giovanni in Persiceto il 5 dicembre 1944 nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola dell'Emilia. L'opera di alcune spie portò al fermo di centinaia di persone che furono raccolte in alcuni luoghi di concentramento nella zona (come la chiesa di Amola o il teatro di Sant'Agata), poi trasferite a Bologna per essere interrogate dalla Gestapo e detenute nel carcere giudiziario cittadino.

Entra a San Giovanni in Monte il 9 dicembre 1944, a disposizione del «comando tedesco SS», con matricola 12549.

Il 22 dicembre 1944 è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 501 internati (481 gli italiani), tra i quali 90 del gruppo proveniente da Bologna (inclusi 6 russi).

All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matricola 115410 ed è classificato con la categoria Schutz; mestiere dichiarato: tornitore.

Rimane in quarantena fino al 2 febbraio, poi è assegnato come Facharbeiter (operaio specializzato) al sottocampo di Grein, dove circa 120 detenuti (tra cui parte dei bolognesi giunti l'11 gennaio) erano impiegati in lavori di costruzione di baracche e adattamento dei sotterranei del castello a scopi produttivi.

Terminato il cantiere, il 20 febbraio è inviato al sottocampo di Gusen II, assegnato al «B.A. III» (Betriebs-Abteilung III), le linee di produzione aeronautiche per il caccia a reazione Me 262 della Messerschmitt, allestite nel sistema di gallerie scavate dai detenuti a St. Georgen, denominazione in codice «Bergkristall».

È liberato dall'armata americana il 5 maggio 1945.

Riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 1 giugno 1944 alla Liberazione.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I, ad nomen

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia, ad nomen

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.26.3, 01012603 026.300. Documentazione personale a Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/archive/1-1-26-3_01012603-026-300

1.1.26.1, 8104300. Registro dei prigionieri di Mauthausen.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1280260

1.1.26.1, 2227007. Lista dei prigionieri in ingresso a Mauthausen l'11.1.1945.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1320256

1.1.26.1, 1491000. Rapporti su modifiche prigionieri di Mauthausen - lista trasferimento a Gusen, 20.2.1945.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/1310553

Guida alla lettura della documentazione in Arolsen Archives

Rif: DEPORTATO POLITICO-2042



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