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FUCILATO AL POLIGONO

BASSANELLI SARIO

Nato il 30 agosto 1919 a Brescia (BS)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 3 settembre 1944 a Bologna (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 23 settembre 1944 al Poligono di tiro
nessun numero assegnato

Bassanelli Sario, da Leopoldo e Isola Carrieri, nato il 30 agosto 1919 a Brescia. Studente universitario in giurisprudenza. Ufficiale dell'esercito.

Militò nell'8a brigata GL «Masia», con l'incarico di ufficiale di collegamento con la divisione  «Bologna».

A seguito della avvenuta infiltrazione di due spie da parte del comando della GNR, è arrestato a Bologna il 3 settembre 1944 insieme a numerosi dirigenti della brigata e del Partito d'Azione, e detenuto nella caserma delle brigate nere di via Borgolocchi, dove fu sottoposto ad interrogatori e torture. Entra il 20 settembre a San Giovanni in Monte, con matricola 11907, scortato da «capitano Tartarotti», per ordine della «Polizia repubblicana», a disposizione del Tribunale straordinario di guerra.

Era stato processato dal tribunale militare straordinario di guerra il 19 settembre 1944, che lo aveva condannato a morte «mediante fucilazione alla schiena previa degradazione» con altri sette compagni; la sentenza sarà eseguita il 23 settembre al Poligono di tiro.

Riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall'1 febbraio al 23 settembre 1944.

Gli è stata conferita la medaglia d'argento alla memoria, con la seguente motivazione: «Anima fiera ed ardente di Patriota, consacrò la sua vita alla causa della Libertà per il cui raggiungimento compi l'estremo sacrificio. Arrestato dai nazifascisti, per circa un mese fu sottoposto a continui interrogatori durante i quali il nemico non gli risparmiò torture e servizie pur di fargli rivelare notizie e informazioni sul movimento partigiano. Ma non una parola usci dalle labbra sue se non di fede per la giusta causa e di rampogna per l'odiato nemico. Processato fu condannato a morte e dopo pochi giorni venne fucilato. Cadde sotto il piombo nemico gridando Viva l'Italia. Zona di guerra, 23 settembre 1944».

Al suo nome è stata intestata una strada di Bologna.


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

Rif: FUCILATO AL POLIGONO-4264



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