BACK
FUCILATO A SABBIUNO DI PADERNO

BAIESI AUGUSTO

Nato il 25 febbraio 1901 a Anzola dell'Emilia (BO)
Residente a Anzola dell'Emilia (BO)
Arrestato il 2 dicembre 1944 a Anzola dell'Emilia (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 14 dicembre 1944 a Sabbiuno di Paderno
nessun numero assegnato

Baiesi Augusto, da Alfonso e Stella Testoni, nato il 25 febbraio 1901 ad Anzola dell'Emilia (BO); lì residente. Licenza elementare. Muratore.

Schedato nel Casellario Politico Centrale come antifascista tra il 1939 e il 1943.

Il Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia riporta le seguenti note.

Il 26 novembre 1939 venne arrestato in un locale pubblico, per avere parlato contro la guerra. Disse che, se richiamato, «non avrebbe sparato contro i francesi, ma contro i fascisti». Il 6 febbraio 1940 fu ammonito e liberato. Il 6 gennaio 1943 nella sua pratica venne annotato: «non ha dato fin oggi prove di ravvedimento. Viene vigilato».

Durante la lotta di liberazione militò nella 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni» e operò ad Anzola dell'Emilia.

È arrestato ad Anzola dell'Emilia il 2 dicembre 1944; condotto a Bologna, è incarcerato dal 5 successivo a San Giovanni in Monte, con matricola 12405, a disposizione del «comando tedesco SS», ovvero della Gestapo., la cui sede era in via Santa Chiara 6/3 presso l'Aussenkommando Bologna.

Il 14 dicembre 1944 risulta rilasciato e consegnato a «ufficiale tedesco SS» con altri 36 detenuti. Saranno condotti in collina a Sabbiuno di Paderno e fucilati da militi SS. I loro corpi verranno fatti rotolare in fondo al calanco.

Una seconda esecuzione avverrà nello stesso luogo con analoghe modalità il successivo 23 dicembre con altri 21 prigionieri prelevati dal carcere.

La sua salma sarà riconosciuta tra quelle faticosamente recuperate e portate in Certosa dopo la scoperta del luogo dell'eccidio, avvenuta solo nell'agosto 1945.

L'apposita Commissione regionale lo ha riconosciuto partigiano, con ciclo operativo dal 15 novembre 1943 al 14 dicembre 1944.

Il figlio Bruno, anch'egli partigiano, cadde in uno scontro a fuoco contro un gruppo di fascisti in fuga sulla via Emilia il 21 aprile 1945.

È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna e nel monumento di Sabbiuno.


FONTI PRINCIPALI:

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

ALTRE FONTI:

- Alberto Preti, Sabbiuno di Paderno, Dicembre 1944, Bologna, University Press Bologna, 1994

Rif: FUCILATO A SABBIUNO DI PADERNO-4065



Informativa sui Cookie | Cookie Policy