FORNI BERTA
Familiari coinvolti:
Forni Berta, da Alessandro e Maria Maccaferri, nata il 19 febbraio 1916 a San Giovanni in Persiceto (BO); lì residente, nella frazione di Amola. Licenza elementare. Operaia.
Militò nel battaglione «Marzocchi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» e operò a San Giovanni in Persiceto.
È arrestata insieme con i fratelli Guerrino e Guido ad Amola di San Giovanni in Persiceto nella notte tra il 4 e il 5 dicembre 1944 nel corso del vasto rastrellamento che in quei giorni investe la pianura del Persicetano e di Anzola dell'Emilia.
Con altre decine di persone è condotta prima nella sagrestia della chiesa di Amola, poi nel teatro di Sant'Agata Bolognese (BO).
Trasferita a Bologna è detenuta nelle celle del comando Sipo-SD di via Santa Chiara 6/3, per essere interrogata dalla Gestapo, e infine dal 9 dicembre è incarcerata a San Giovanni in Monte, con matricola 3308, a disposizione del «comando tedesco SS».
Il 22 dicembre 1944 è aggregata al trasporto che porterà un centinaio di detenuti bolognesi al campo di concentramento di Bolzano-Gries. Qui riceve la matricola 8009 ed è assegnata al Blocco F. È in seguito utilizzata come operaia nella Galleria del Virgolo, dove era stata trasferita la produzione di cuscinetti a sfera della ditta IMI sfollata da Ferrara. I prigionieri inizialmente vi si recavano a piedi dal campo principale, poi furono alloggiati in una caserma nelle vicinanze.
È liberata nei primi giorni del maggio 1945.
Il fratello Guido sarà fucilato a Sabbiuno di Paderno, mentre Guerrino dal campo di Bolzano sarà deportato a Mauthausen, sopravvivendo.
L'apposita Commissione regionale la ha riconosciuta partigiana, con ciclo operativo dal 30 dicembre 1943 alla Liberazione.
FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:
– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
– Venegoni, Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano, ad nomen
– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia