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FUCILATO AL POLIGONO

RUGGERI ALFREDO

Nato il 27 agosto 1906 a Castel Maggiore (BO)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 16 settembre 1944 a Castel Maggiore (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 30 settembre 1944 al Poligono di tiro
nessun numero assegnato

Ruggeri Alfredo, nato il 27 agosto 1906 a Castel Maggiore (BO); residente a Bologna.

Si ignora la sua eventuale collaborazione con la Resistenza.

È catturato a Castel Maggiore il 16 settembre nel corso di un rastrellamento e incarcerato a San Giovanni in Monte dal 20 settembre, con matricola 11919, a disposizione ora del «comando tedesco SS», ovvero della Sipo-SD dell'Aussenkommando Bologna, insediato in via Santa Chiara 6/3, dove potrebbe essere stato detenuto nel frattempo per essere sottoposto ad interrogatori.

Resterà in carcere fino al 30 settembre, data in cui risulta rilasciato e consegnato ad agenti del «comando tedesco SS» insieme ad altri 11 detenuti: Giuseppe Pistocchi e Salvatore Bagattoni, arrestati a Coccolia (RA), i quattro partigiani arrestati a Conselice, Cesare Gaiba, Egidio Totti, Pio Farina, Giovanni Quarantini, il ravennate Mario Suprani, e tre dei partigiani arrestati con lui, Ernesto Belletti e i fratelli Bruno e Remo Mazzoni. Saranno condotti al Poligono di tiro e fucilati in una esecuzione decisa dal comando di polizia tedesco come rappresaglia per l'attacco gappista avvenuta il giorno precedente al centralissimo hotel Baglioni, frequentato da ufficiali tedeschi e italiani. Anche Alfredo Ruggeri fu con ogni probabilità ucciso con loro, come le annotazioni sui registri-matricola sembrano indicare.

Il 3 ottobre 1944 nella cronaca di Bologna del quotidiano "Il Resto del Carlino" comparirà il seguente comunicato, senza alcun nome delle vittime.

«Banditi fucilati per un atto terroristico. Il Comandante della Polizia di Sicurezza e del SD in Italia, Comando Esterno di Bologna, rende noto: Nella notte del 30 settembre quarantaquattro terroristi hanno effettuato un vile attacco contro un albergo di Bologna uccidendo un soldato tedesco, due agenti della Polizia ausiliaria e una donna italiana e ferendo tedeschi e italiani. Come contromisura sono stati fucilati dodici individui, rei e confessi di aver appartenuto a bande sovversive e terroristiche. Anche in avvenire, qualora si verificassero tali proditori attacchi, saranno prese le stesse misure espiative».


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

Rif: FUCILATO AL POLIGONO-4280



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