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EBREO DEPORTATO DA BOLOGNA

MATATIA NISSIM

Nato il 7 agosto 1896 a Smirne (Turchia)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 17 novembre 1943 a Bologna (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, Verona
Deportato ad Auschwitz
Non è sopravvissuto alla Shoah
nessun numero assegnato

Matatia Nissim (anche Nessim), di Salomon e Allegre Hazan, nato il 7 agosto 1896 a Smirne (Turchia). Coniugato con Hakim Matilde; padre di Roberto, Nino, Camelia. Ultima residenza nota: Bologna in via Ugo Bassi n. 10. Membro della Comunità ebraica di Bologna.

Arriva in Italia ai primi del Novecento insieme al fratello Leone, stabilendosi a Forlì, dove apre un esercizio di pellicceria in piazza Saffi, destinato ad avere crescente successo. Sarà più tardi raggiunto dal fratello Eliezer, che aprirà un analogo esercizio a Faenza.

Grazie al successo negli affari Nissim acquisterà un villa a Riccione, in fondo a viale Ceccarini, ma dovrà più tardi svenderla poiché proprio quella di fronte sarà acquistata dal Duce, per il quale era quindi inaccettabile risiedere vicino ad un ebreo, come un funzionario di polizia si peoccuperà di fargli sapere.

Non avendo ottenuto la cittadinanza italiana prima della emanazione delle leggi razziali, sarà prima arrestato poi espulso dal paese. Rientrerà clandestinamente per poter star vicino alla famiglia rimasta in Italia.

È arrestato a Bologna il 17 novembre 1943 e incarcerato a San Giovanni in Monte, con matricola 8409, a disposizione del «comando tedesco SS» (ovvero l'Aussenkommando Bologna della Sipo-SD). Troverà in carcere il figlio Roberto, arrestato il 5 novembre. Poco più tardi anche gli altri membri della della famiglia, la moglie ei figli Nino e Camelia, sfollati in collina a Savigno (BO), saranno catturati.

Per un giorno soltanto, probabilmente senza saperlo, nel carcere bolognese saranno presenti tutti i Matatia, salvo Nino. Poi le strade si divideranno per sempre, per ricongiungersi ad Auschwitz, tragicamente.

Il 2 dicembre 1943 Nissim Matatia è registrato in uscita, affidato a militi SS, "per essere tradotto altrove" insieme al figlio, ad altri ebrei arrestati a Bologna dopo la retata di inizio novembre e a un gruppo di detenuti politici e prigionieri di guerra.

Sarà condotto a Verona, da dove i due Matatia saranno deportati con il convoglio partito da Milano il 6 dicembre 1943, che dopo una tappa a Verona, arriverà  nel campo di sterminio di Auschwitz cinque giorni dopo.

All'arrivo nel lager, l'11 dicembre 1943, entrambi supereranno la selezione e saranno immatricolati, Nissim con il numero 168015, Roberto con il 168013. Il resto della famiglia raggiungerà Auschwitz all'inizio del febbraio 1944. Sopravvivrà solo Nino.

Matatia Nissim è deceduto in luogo ignoto dopo il 27 aprile 1944.

Il suo nome è ricordato a Bologna nella Lapide della Comunità Israelitica in via Mario Finzi tra quelli dei membri deportati senza ritorno.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Picciotto, Il libro della memoria, ad nomen

– Archivio di Stato di Bologna, Prefettura di Bologna, Ufficio A.B.E.

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

– Roberto Matatia, I vicini scomodi. Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie e dei suoi tre figli negli anni del fascismo, Ed. Giuntina, Firenze 2014

FONTI DIGITALI:

– CDEC DIGITAL LIBRARY:

Scheda biografica di Matatia Nissim.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5135/matatia-nissim.html

Immagini di Matatia Nessim.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/fotografico/detail/IT-CDEC-FT0001-0000019465/nissim-matatia-2.html

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/fotografico/detail/IT-CDEC-FT0001-0000050555/nissim-matatia-e-i-figli-beniamino-matatia-camelia-matatia-roberto-matatia.html

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/fotografico/detail/IT-CDEC-FT0001-0000050556/nissim-matatia.html


Rif: EBREO DEPORTATO DA BOLOGNA-1198



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