MANFREDINI MARIA ROSA
Manfredini Maria Rosa, da Augusto e Giulia Romoli, nata il 10 dicembre 1920 a San Giovanni in Persiceto (BO); lì residente, nella frazione di Amola. Licenza elementare. Casalinga.
Militò nel battaglione «Marzocchi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» e operò a San Giovanni in Persiceto.
È catturata ad Amola di San Giovanni in Persiceto il 5 dicembre 1944 nel corso del vasto rastrellamento che in quei giorni investe la pianura del Persicetano e di Anzola dell'Emilia.
Con altre centinaia di persone è condotta prima nella sagrestia della chiesa di Amola, poi nel teatro di Sant'Agata Bolognese (BO).
Trasferita a Bologna è detenuta nelle celle del comando Sipo-SD di via Santa Chiara, per essere interrogata dalla Gestapo, e infine dal 9 dicembre è incarcerata a San Giovanni in Monte, con matricola 3304, a disposizione del «comando tedesco SS».
È prelevata il 22 dicembre 1944 con un centinaio di detenuti bolognesi rastrellati nelle settimane precedenti e trasferita al campo di concentramento di Bolzano-Gries
Qui riceve la matricola 8006 ed è assegnata al Blocco F. È in seguito utilizzata come operaia nella Galleria del Virgolo, dove era stata trasferita la produzione di cuscinetti a sfera della ditta IMI sfollata da Ferrara. I prigionieri inizialmente vi si recavano a piedi dal campo principale, poi furono alloggiati in una caserma nelle vicinanze.
È liberata nei primi giorni del maggio 1945.
Liberata a Bolzano l'1 maggio 1945.
Riconosciuta partigiana dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 12 settembre 1944 alla Liberazione.
FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:
– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
– Venegoni, Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano, ad nomen
– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia