MARTINELLI GIOVANNI
Martinelli Giovanni, nato il 12 marzo 1924 a Bastiglia (MO).
Richiamato in servizio militare nelle forze armate di Salò, dal 7 marzo 1944 è assegnato ad un reparto della Luftwaffe, nel 3° battaglione costruzioni (3. Lw.-Baubatl. 2/VIII an.) di stanza nell'aeroporto di Caprarola, presso Viterbo.
Nella primavera 1944 insieme al compaesano Arnoldo Baraldi, suo commilitone, decide di partire per tornare a casa, rendendosi disertore. Il 13 aprile 1944 i due iniziano un viaggio avventuroso, che però si concluderà due settimane dopo nei pressi di Bologna, quando ad un controllo della milizia fascista sono scoperti, tratti in arresto e consegnati alle autorità tedesche.
In data 30 aprile 1944 è registrato in ingresso nel carcere bolognese di San Giovanni in Monte, per ordine e a disposizione del distaccamento di polizia militare Feldpolizei 367L (della Luftwaffe), ricevendo la matricola dalla 10609 (Baraldi riceve la 10610). In seguito passano entrambi a disposizione del «tribunale militare tedesco dell'avizione, Sasso Marconi». Si tratta più precisamente del Feldkriegsgerichts des Jagdfliegerfuehrers Oberitalien, insediato a Pontecchio di Sasso Marconi.
Il processo ai due disertori si celebra il 9 giugno 1944, presieduto dal giudice della Luftwaffe Dr. Sterner. Nello stesso giorno sono portati in giudizio anche altri italiani resisi disertori da un diverso aeroporto, Bruno Orlandelli e sei suoi commilitoni. In qualità di comandante della Luftflotte 2, da cui dipende il presidio emiliano, Gerichtsherr del procedimento è il feldmaresciallo Manfred von Richthofen. La sentenza, da lui confermata il 27 giugno 1944, condanna gli imputati Martinelli e Baraldi (così come Orlandelli e gli altri sei), a 15 anni di detenzione in Zuchthaus, con conseguente espulsione dalla Wehrmacht.
Mentre però Orlandelli e compagni già in data 11 agosto 1944 sono prelevati dal carcere bolognese per essere trasferiti alle carceri veronesi della Wehrmacht, da dove pochi giorni dopo proseguono per raggiungere prima il carcere di Monaco-Stadelheim, poi quelli di Bernau e Kaisheim, la sorte di Baraldi e Martinelli è diversa. La loro permanenza nel carcere bolognese si protrae fino al 9 dicembre 1944, data in cui risultano prelevati e tradotti "altrove". Raggiungeranno il carcere di Stadelheim il 26 febbraio 1945 (matricole 2419 e 2417) per rimanervi fino al 9 marzo 1945, quando proseguiranno verso il Zuchtahus di Kaisheim, dove risultano immatricolati il 13 marzo 1945 con il 768/44 e il 765/44.
Come per molti altri detenuti italiani, Martinelli e Baraldi risultano liberati da Kaisheim per ordine del governo militare alleato in data 28 maggio 1945.
FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:
– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
– Staatsarchiv Augsburg, registri matricola del carcere di Kaisheim 1944
– Staatsarchiv Augsburg, Fascicoli personali detenuti carcere Kaisheim, JVA Kaisheim, GfA 719 Baraldi Arnoldo e Martinelli Giovanni
– Andrea Ferrari, Nelle prigioni del Terzo Reich. Detenzione e lavoro forzato degli italiani carcerati in Germania 1943 - 1945, Roma, Novalogos editore, 2021