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FUCILATO IN PIAZZA

EMERI MAURO

Nato il 27 luglio 1894 a Crevalcore (BO)
Residente a Sasso Marconi (BO)
Fucilato il 10 ottobre 1944 a Cavalcavia di Casalecchio
nessun numero assegnato

Emeri Mauro, nato il 27 luglio 1894 a Crevalcore (BO). Residente a Sasso Marconi (BO). Colono.

Secondo alcune fonti militò a Monte San Pietro nel battaglione «Monaldo» della 63a brigata Garibaldi «Bolero», ottenendo il riconoscimento postumo di partigiano con ciclo operativo dal 1 marzo 1944 al 10 ottobre 1944. Secondo una testimonianza dei suoi figli invece simpatizzava per la Resistenza ma non ne faceva parte.

L'8 ottobre 1944 nel corso di uno dei numerosi rastrellamenti condotti nella zona compresa tra Sasso Marconi, Monte San Pietro, Casalecchio di Reno, Zola Predosa, Anzola dell’Emilia condotto da reparti della 16a divisione Waffen-SS (che solo pochi giorni prima aveva perpetrato l'eccidio di civili a Monte Sole) in località Rasiglio di Sasso Marconi nasce uno scontro a fuoco con i partigiani della brigata «Bolero», che si erano provvisoriamente rifugiati presso alcune case coloniche della zona. A seguito del combattimento 12 partigiani rimangono uccisi, altri feriti, altri ancora sono catturati. Tra questi Mauro Emeri, che insieme ad alcuni partigiani e contadini ritenuti complici, è condotto prima a Ronca di Monte San Pietro, dove i prigionieri sono rinchiusi in un porcile per la notte, poi, il giorno successivo, a Calderino di Monte San Pietro, presso un comando tedesco, probabilmente per essere sottoposti ad interrogatorio. Nel frattempo da parte tedesca i rastrellamenti, le catture e le uccisioni sommarie proseguono nella zona.

Il 10 ottobre 1944, Mauro Emeri e altri 12 uomini catturati con lui o poco dopo (Carlos Collado Martinez, Giacomo Dall’Oca, Ubaldo Musolesi, Alberto Raimondi, Gino Zacchini, sei partigiani sovietici - di cui si conoscono tre nomi incompleti - Andréevic Marussa Filip, Miska, Vassili - e un italiano rimasto sconosciuto), sono condotti a Casalecchio di Reno nella piazzetta (oggi piazza Matteotti) adiacente il cavalcavia ferroviario dove due giorni prima erano stati uccisi due soldati tedeschi durante una operazione di controllo di una autovettura in cui si trovavano dei partigiani. I tedeschi legano i prigionieri per i piedi e per il collo con del fil di ferro ai pali, agli alberi e ai cancelli che si trovano attorno alla piazzetta e aprono il fuoco contro di loro. Sul palo in cui era stato legato Alberto Raimondi viene affisso un cartello con la scritta: «Questa è la fine di ogni partigiano oppure spia antitedesca!!!». I corpi sono lasciati esposti per alcuni giorni, poi grazie all'intervento del parroco di Casalecchio di Reno sono seppelliti nel giardino di una abitazione vicina. Dopo la guerra sono traslati al cimitero della Certosa di Bologna. Gino Zacchini Dall’Oca e Collado Martinez sono in seguito sepolti rispettivamente a Zola Predosa, a Casalecchio, e in Costa Rica, mentre le altre vittime sono inumate nel monumento-ossario dei partigiani bolognesi nel cimitero della Certosa.

Il suo nome è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno a Bologna.

Nell'aprile 1980 un monumento in memoria delle vittime dell'eccidio e di altri caduti della Resistenza fu collocato nella piazza vicino al cavalcavia.

Furono scattate delle fotografie del luogo dell'eccidio e dei partigiani uccisi mentre erano ancora legati. Sono disponibili in vari indirizzi:

https://www.cittametropolitana.bo.it/portale/Comunicazione/Accadde_oggi_indice/Strage_al_cavalcavia_di_Casalecchio_di_Reno

https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/events/strage_al_cavalcavia_di_casalecchio

https://blog.metropolisbologna.it/storia/leccidio-di-casalecchio-di-reno/


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia, ad nomen

– Roberta Mira, in Luciano Casali, Dianella Gagliani (a cura di), La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli, Roma, 2008, p. 71.

– Simona Salustri, L’autunno nella Resistenza. 10 ottobre 1944, Casalecchio di Reno. La strage, il processo, la memoria, il Mulino, Bologna, 2011.

– Graziano Zappi “Mirco”, Antifascismo e Resistenza a Casalecchio di Reno, Casalecchio di Reno, 1988, pp. 199-239, 268-277.

FONTI DIGITALI:

– Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia

https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=5129

– Sito Bologna.online

https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/events/strage_al_cavalcavia_di_casalecchio

Rif: FUCILATO IN PIAZZA-4705



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