SIMONI COSTANTINO
Simoni Costantino, nato il 30 agosto 1920 a San Giovanni in Persiceto (BO).
È rastrellato l'8 ottobre 1944 nella borgata di Forcelli di San Giovanni in Persicceto (BO) e inviato come lavoratore coatto nel Reich, con ogni probabilità dopo essere passato dai campi di raccolta e transito del servizio del lavoro tedesco delle Caserme Rosse, a Bologna, e di Fossoli di Carpi (MO). Arriva nella città bavarese di Augusta insieme ad altri rastrellati bolognesi, dove il 27 ottobre 1944 è assegnato, con la qualifica di Hilfsarbeiter (manovale), alla ditta Zahnraederfabrik, del gruppo industriale MAN, tra le maggiori imprese industriali della regione, produttrice di ingranaggi e altre componenti meccaniche per il settore armamenti. Dal 27 ottobre 1944 alloggia presso la Gasthaus zum Krone, in Landwehrstrasse 17, Augusta. Parte per il rientro il 14 aprile 1945.
Sul rastrellamento, nel corso del quale il fratello minore di Costantino, Adelfo, fu ucciso dai tedeschi, la madre Maria Bonasoni rilascerà una testimonianza nel 1964:
Noi eravamo da molti anni residenti nella borgata Forcelli, un gruppo di case in cui non c'era mai stato posto per il fascismo. Eravamo braccianti e si lavorava da far fatica a tirare avanti. Avevamo due figli: Adelfo di 18 anni e Costantino di 24 anni, che, dopo l'8 settembre 1943, venne a casa o, per meglio dire, scappò a casa da militare e vi restò. Non so se Adelfo fosse organizzato con i partigiani. Ricordo che di sera non veniva a letto presto, ma era così un po' per tutti i giovani nella borgata. Mi disse anche, il giorno prima che lo prendessero e lo uccidessero, che il lunedì doveva andare via, ma senza dirmi dove. La domenica mattina, e cioè l'8 ottobre 1944, Adelfo si era alzato presto come al solito. Quando uscì gli chiesi dove andava. Mi rispose: «Vado qui». Intanto sopraggiungevano tedeschi e repubblichini che facevano un rastrellamento. Andavano in tutte le case e sorvegliavano il fiume Samoggia. I giovani e gli uomini che avevano notato la cosa cercarono di nascondersi. Approfittando della confluenza nella nostra borgata di tre fiumi (Samoggia, Lavino e Ghironda) si sparpagliarono e fuggirono coperti dai cespugli, all'interno degli argini. Quelli che risalirono il Lavino non furono visti dai rastrellatori e si salvarono; fra questi ricordo Alfonso Ziosi e Guido Forni [catturato successivamente, sarà fucilato a Sabbiuno di Paderno il 23 dicembre 1944]. Diversi vennero rastrellati, tra cui i miei figli Costantino e Adelfo, Gianni Pulga [recte: Giovanni Pulga], Donato Ferrari, Adelfo Guidotti, Francesco Cremonini [recte: Augusto Cremonini] e avviati verso la provinciale Persicetana. Poi non si seppe più nulla. La sera, molto tardi, dalla gente che abitava verso la strada Persicetana fece sapere alla borgata Forcelli che nel pomeriggio avevano sparato dentro il fiume Samoggia. Alcuni ci dissero poi che i rastrellati li avevano caricati e portati via esclusi due: mio figlio Adelfo e Francesco Cremonini, di 18 anni. Li avevano fatti girare per la strada e dentro il Samoggia e poi, verso le tre del pomeriggio, li avevano uccisi con raffiche di arma automatica a circa 150 metri dal ponte di San Giacomo, sulla banchina destra, subito dopo la curva verso i Forcelli. Avevano attraversato il Samoggia a nuoto, lasciando parte dei vestiti fra i cespugli, sperando di trovare scampo, ma invece erano stati presi. (...) Dopo la liberazione avemmo la bella sorpresa di vedere giungere a casa Costantino: era stato nei campi di concentramento in Germania e si era salvato con diversi altri. (*)
NOTE:
(*) Testimonianza di Maria Bonasoni, in Luciano Bergonzini, La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti, Bologna, ISB 1980, vol. V, p. 749
– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:
2.2.2.1, 02020201 oS. Documentazione del periodo bellico (schede di registrazione, registri dei dipendenti, corrispondenza individuale).
https://collections.arolsen-archives.org/en/document/74878100
2.1.1.1, DE ITS 2.1.1.1 BY 012 ITA 7 ZM. Registrazione dei perseguitati stranieri e tedeschi da parte di istituzioni pubbliche, previdenza sociale e aziende (1939 - 1947). Documentazione relativa a stranieri presenti nel distretto di Augusta in periodo bellico.
https://collections.arolsen-archives.org/en/document/69812464
2.1.1.1, DE ITS 2.1.1.1 BY 012 ITA 9 ZM. Registrazione dei perseguitati stranieri e tedeschi da parte di istituzioni pubbliche, previdenza sociale e aziende (1939 - 1947). Documentazione relativa a stranieri presenti nel distretto di Augusta in periodo bellico. Liste di italiani. Informazioni di carattere medico
https://collections.arolsen-archives.org/en/document/69812814
2.1.1.1, DE ITS 2.1.1.1 BY 012 ITA ZM 3 . Registrazione dei perseguitati stranieri e tedeschi da parte di istituzioni pubbliche, previdenza sociale e aziende (1939 - 1947). Documentazione relativa a stranieri presenti nel distretto di Augusta in periodo bellico. Liste di italiani.
https://collections.arolsen-archives.org/en/document/69812981
https://collections.arolsen-archives.org/en/document/69813204
2.1.1.1, DE ITS 2.1.1.1 BY 012 ITA ZM 1. Registrazione dei perseguitati stranieri e tedeschi da parte di istituzioni pubbliche, previdenza sociale e aziende (1939 - 1947). Documentazione relativa al distretto rurale di Augusta.
https://collections.arolsen-archives.org/en/document/69812015

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