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FUCILATO A SABBIUNO DI PADERNO

TOFFANO VINCENZO

Nato il 25 aprile 1925 a Gavello (RO)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 7 dicembre 1944 a Bologna (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 14 dicembre 1944 a Sabbiuno di Paderno
nessun numero assegnato

Toffano Vincenzo, «Terremoto», da Giuseppe e Maria Bevilacqua, nato il 25 aprile 1925 a Gavello (RO); residente a Bologna. Licenza elementare. Operaio tornitore.

Il Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia riporta le seguenti note.

Fu un partigiano audacissimo e tra i più valorosi. Nell'inverno 1943-44 si recò in Veneto e militò nel battaglione «Fergnani» della brigata «Mazzini» della divisione «Nannetti».

Nel marzo 1944, con Renato Romagnoli e altri partigiani bolognesi, tornò a Bologna e militò nella squadra «Temporale» della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni».

Il 9 agosto 1944 fece parte della squadra di 12 uomini che assalì il carcere bolognese e liberò alcune centinaia di detenuti politici e comuni. Nel corso dell'azione fece la parte di uno dei 4 partigiani catturati che gli altri, travestiti da fascisti e da tedeschi, avrebbero dovuto associare alle carceri.

Il 2 settembre fece parte della squadra che entrò nella polveriera di Villa Contri a Casalecchio di Reno e la fece saltare.

Il 29 settembre, travestito da tedesco, entrò con altri partigiani all'Hotel Baglioni - dove risiedevano molti alti ufficiali tedeschi e numerosi gerachi fascisti - e collocò una potente carica di tritolo. Prima di uscire i partigiani spararono contro i militari che si trovavano nell'atrio. La carica esplosiva non deflagrò.

Il 18 ottobre, con altri partigiani, collocò una seconda carica davanti alla porta dell'hotel. L'esplosione fu terrificante perché demolì parzialmente lo stabile, provocando la morte di decine di ufficiali tedeschi e fascisti.

Il 7 novembre, travestito da tedesco come altri partigiani, prese parte alla battaglia di Porta Lame, attaccando alle spalle tedeschi e fascisti per alleggerire la pressione sulla base acquartierata nell'ex macello.

Dopo il proclama di Alexander dovette abbandonare la base partigiana della squadra Temporale e trovare rifugio nella casa della fidanzata. Qui, a seguito di una delazione, venne catturato dai fascisti il 5 o il 7/12.

Sul registro-matricola del carcere di San Giovanni in Monte risulta in ingresso il 7 dicembre 1944, con matricola 12555, proveniente da «camera di sicurezza», a disposizione del «comando tedesco SS», nelle celle del quale era stato detenuto per essere sottoposto ad interrogatori.

Risulta rilasciato dal carcere il 14 dicembre 1944 e consegnato a «ufficiale tedesco SS» con altri 36 detenuti. Saranno condotti in collina, a Sabbiuno di Paderno, località in quel momento disabitata, e uccisi da militi SS.

Una seconda esecuzione avverrà nello stesso luogo con analoghe modalità il successivo 23 dicembre con altri 21 prigionieri prelevati dal carcere.

Dopo le fucilazioni i corpi furono fatti rotolare in fondo al calanco, dove verranno ritrovati solo nell'agosto 1945. La sua salma sarà riconosciuta tra quelle faticosamente recuperate e portate in Certosa.

L'apposita Commissione regionale lo ha riconosciuto partigiano, con ciclo operativo dal 24 settembre 1943 al 14 dicembre 1944.

Gli è stata conferita la medaglia d'oro al valor militare con la seguente motivazione: «Partigiano di eccezionale valore, partecipava a tutte le più audaci imprese compiute dai gruppi di azione patriottica di Bologna. Particolarmente da menzionare la liberazione di 240 detenuti politici dalle carceri di S. Giovanni in Monte, l'attacco alla sede del Comando tedesco, l'assalto alla polveriera di Villa Contri. Arrestato dalle SS germaniche e barbaramente interrogato, mantenne contegno fieramente esemplare imponendosi alla considerazione ed alla ammirazione di un nemico non certo uso a gesti cavaliereschi. Veniva, infatti, fucilato al petto e cadeva da prode nel nome dell'Italia. Bologna 14 dicembre 1944».

Al suo nome è stata intitolata una strada di Bologna.

È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna e nel monumento di Sabbiuno.


FONTI PRINCIPALI:

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

ALTRE FONTI:

- Alberto Preti, Sabbiuno di Paderno, Dicembre 1944, Bologna, University Press Bologna, 1994

Rif: FUCILATO A SABBIUNO DI PADERNO-4111



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