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DEPORTATO POLITICO

STEFANELLI ARMANDO

Nato il 21 aprile 1921 a Monzuno (BO)
Arrestato il data imprecisata a Bressanone (BZ)
Deportato a Dora
È sopravvissuto alla deportazione
nessun numero assegnato

Stefanelli Armando, nato il 21 o 22 aprile 1921 a Monzuno (BO).

Nel 1943 era carabiniere. È arrestato in data imprecisata a Bressanone e in seguito inviato in Germania, presumibilmente in una condizione equiparabile a quella degli IMI.

Giunge il 13 settembre 1944 a Dora, dove riceve la matricola n. 0480 ed è classificato come Kgf, ovvero Kriegsgefangene, la categoria assegnata ai prigionieri di guerra che per qualche motivo erano spostati dai campi di prigionia militare ai lager SS, come avvenne in particolare per molti soldati italiani a Dora.

È trasferito il 5 aprile 1945 al sottocampo di Ellrich (denominazione in codice «Erich», poi «Mittelbau II»), uno dei più importanti del sistema di Dora, dove molte migliaia di detenuti erano impiegati nello scavo di gallerie nella parte orientale del monte Kohnstein.

Al suo ritorno in Italia, rilascerà una dichiarazione al distretto militare di Bologna il 30 novembre 1945, sulla quale il maggiore Ferruccio Chiesa, comandante la Legione Carabinieri di Bologna, annoterà «Nessun altro militare reduce dalla Germania ha rilasciato dichiarazioni di tal genere», evidentemente ignorando la drammatica realtà del lager di Dora-Mittelbau. Stefanelli aveva infatti riferito nella dichiarazione dei maltrattaemnti subiti e delle violenze a cui aveva dovuto assistere nei sette mesi trascorsi in quel lager, durante i quali raccontava essere stato sempre in galleria a 100 metri di profondità, uscendone in tutto solo quattro volte per la durata di due ore per adunate generali e per dover assistere alla impiccagione di prigionieri di internati. Nella stessa relazione raccontava del trasferimento da Dora a Ellrich (che ricorda erroneamente con il nome di Engel), avvenuto in un vagone in cui sarebbero state rinchiuse conlui altre novanta persone, in un viaggio durato dieci giorni, senza pane né acqua, durante il quale otto suoi compagni erano morti.(*)

NOTE:

(*) La vicenda di Armando Stefanelli è riferita in: Anna Maria Casavola, 7 ottobre 1943 - la deportazione dei Carabinieri romani nei lager nazisti, ed. Studium, Roma 2008.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Mantelli-Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. I, ad nomen

FONTI DIGITALI:

– ITS Digital Archive, Arolsen Archives:

1.1.27.1, 8079401. Registro prigionieri di guerra italiani a sottocampo Errich di Mittelbau-Dora.

https://collections.arolsen-archives.org/en/document/2531795

Guida alla lettura della documentazione in Arolsen Archives

Rif: DEPORTATO POLITICO-2274



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