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FUCILATO A RASTIGNANO?

SERRA OTTAVIO

Nato il 31 dicembre 1923 a Sala Bolognese (BO)
Residente a Calderara di Reno (BO)
Arrestato il 15 marzo 1945 a San Vitale di Calderara di Reno (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 17 aprile 1945 a Rastignano?
nessun numero assegnato

Ottavio Serra, da Mauro e Maria Borghi, nato il 31 dicembre 1923 a Sala Bolognese (BO); residente a Calderara di Reno (Bo). Licenza elementare. Meccanico.
Prestò servizio militare nel corpo dei granatieri a Roma dal 6 gennaio all'8 settembre 1943.
Militò nel battaglione «Armaroli» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» con funzione di comandante di compagnia e operò a Calderara di Reno.
È prelevato dalla sua abitazione di via San Vitale di Reno nella notte tra il 14 e il 15 marzo 1945, e arrestato insieme anche al vice comandante della brigata, Adelfo Maccaferri («Brunello»), il commissario politico Raffaele Vecchietti e altri partigiani, a seguito di una azione armata contro un insediamento tedesco condotta il giorno prima.
Con gli altri arrestati è condotto dapprima in un comando tedesco della zona, dove è sottoposto a violenti interrogatori, poi nel carcere di San Giovanni in Persiceto (BO), dove un tentativo di farli evadere attuato da loro compagni facendo saltare un muro non riesce.
È quindi trasferito a Bologna e incarcerato a San Giovanni in Monte, dove risulta registrato in ingresso il giorno 25 marzo 1945 con la matricola 13608 a disposizione del «comando tedesco SS», ovvero della Gestapo.
Esce il 17 aprile 1945 per «rilascio», consegnato a «comando tedesco SS». Da quel momento risulta disperso (ufficialmente dal 15 marzo). Con gli Alleati ormai vicini alla città, cominciò quel giorno da parte tedesca un'ampia selezione dei detenuti politici, che furono in parte destinati al lavoro nelle opere di trinceramento, parte rilasciati, parte eliminati.
Con ogni probabilità anche Ottavio Serra, così come Adelfo Maccaferri (che però è registrato in carcere con una falsa identità) è ucciso in quella data con altri 11 partigiani in una esecuzione attuata da militi SS con modalità analoghe a quelle che nei mesi precedenti avevano avuto come teatro i colli di Paderno e la stazione di San Ruffillo, ma in luogo diverso, forse in località Il Pero, a Rastignano di Pianoro, dove nel 1974 fu rinvenuta una fossa comune che molti elementi lasciano supporre abbia accolto almeno parte dei detenuti scomparsi dopo i prelevamenti dal carcere del 4, 9 e 17 aprile 1945.
Riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 10 febbraio 1944 alla Liberazione.
È ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.


FONTI PRINCIPALI:
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
ALTRE FONTI:
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Bologna 1988.

Rif: FUCILATO A RASTIGNANO?-4055



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