NADALINI CLARA
Familiari coinvolti:
Nadalini Clara, «Paola», da Evaristo e Maria Martignoni, nata il 30 ottobre 1922 a Calderara di Reno (BO); lì residente. Licenza elementare. Affìttuaria.
Militò nel battaglione «Marzocchi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero», con funzione di capo squadra, ed operò a Calderara.
La sua abitazione a Sacerno fu trasformata in una base partigiana per la brigata e per il battaglione «Tarzan» della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni».
A seguito di una delazione, il 12 dicembre 1944 l'abitazione venne circondata dalle SS.
E' catturata unitamente al padre, alla madre, al fratello Bruno, al fratellastro Dario, alla moglie di questi Rina Ramponi e al partigiano Italo Bosi.
Condotta a Bologna insieme agli altri, è incarcerata a San Giovanni in Monte dal 13 dicembre, con matricola 3313, a disposizione del «comando tedesco SS».
E' prelevata il 22 dicembre 1944 con un centinaio di detenuti bolognesi rastrellati nelle settimane precedenti e trasferita al campo di concentramento di Bolzano-Gries
Qui riceve la matricola 8005 ed è assegnata al Blocco F. E' in seguito utilizzata come operaia nella Galleria del Virgolo, dove era stata trasferita la produzione di cuscinetti a sfera della ditta IMI sfollata da Ferrara. I prigionieri inizialmente vi si recavano a piedi dal campo principale, poi furono alloggiati in una caserma nelle vicinanze.
E' liberata nei primi giorni del maggio 1945.
Riconosciuta dall'apposita Commissione regionale partigiana con il grado di maresciallo, con ciclo operativo dall'1 dicembre 1943 alla Liberazione
Il fratello Bruno morirà a Mauthausen, mentre il fratellastro Dario sarà fucilato a Sabbiuno di Paderno.
- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia
- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte
- Venegoni, Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano