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FUCILATO AL POLIGONO

MURATORI PIETRO

Nato l'8 novembre 1921 a Bologna (BO)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 14 ottobre 1944 a Fognano di Brisighella (RA)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna
Fucilato il 20 ottobre 1944 al Poligono di tiro
nessun numero assegnato

Muratori Pietro, «Carlino», da Emilio e Amedea Pazzi, nato l'8 novembre 1921 a Bologna; lì residente. Operaio marmista.

Militò nella 36a brigata Garibaldi «Bianconcini» e operò sull'Appennino tosco-emiliano.

Prese parte ai combattimenti che si tennero a Santa Maria di Purocielo, nei pressi di Brisighella (RA) tra il 9 e il 12 ottobre 1944, nel tentativo di parte della brigata di raggiungere le linee alleate.

Non è chiaro se fu fatto prigioniero nel corso dei combattimenti o rimase ferito (*).

Quando la gran parte dei partigiani, sotto la pressione tedesca, dovette sganciarsi, un gruppo di partigiani feriti, intrasportabili, furono lasciati nella canonica della chiesa di Cavina, in località Fognano di Brisighella. Con loro rimasero anche il medico Ferruccio Terzi, lo studente in Medicina Renato Moretti e gli infermieri partigiani Laura Guazzaloca e Sergio Giulio Minozzi. Due militari tedeschi, catturati dai partigiani e curati perché feriti, testimoniarono di essere stati «trattati bene». Per questo sia i feriti che i loro assistenti, quando vennero catturati dai tedeschi, furono trasferiti nell'ospedale di Brisighella.

Le brigate nere di Faenza (RA) però, quando furono informate della presenza dei partigiani feriti e dei sanitari che li curavano, fecero irruzione nell'ospedale e li catturarono, portandoli inizialmente a Villa San Prospero, loro caserma, dove furono torturati.

In seguito i feriti, il personale medico e alcuni altri partigiani prigionieri, furono trasferiti a Bologna, dove parte (una decina) fu incarcerata a San Giovanni in Monte, parte detenuta in una caserma fascista.

Sui registri-matricola Muratori risulta incarcerato il 18 ottobre 1944, con matricola 12088, a disposizione del «comando tedesco SS», proveniente da «camera di sicurezza», a seguito di un arresto avvenuto a Cavina il 14 ottobre.

È prelevato il 20 ottobre 1944, per ordine del comando SS, con i compagni provenienti da Purocielo e condotto, con essi ed altri detenuti altrove, al Poligono di tiro per essere fucilato. I corpi dei fucilati saranno poi seppelliti in una fossa comune nel cimitero della Certosa di Bologna, dove sarà rinvenuta anche la sua salma.

Riconosciuto partigiano dall'apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 10 aprile al 20 ottobre 1944.

NOTE:

(*) Ad esempio, fu catturato, secondo la testimonianza di Giuseppe Campanelli (“Né paga né quartiere”, Milano 1966), rimase ferito, secondo la testimonianza di Ferruccio Montevecchi (Cà di Guzzo, Bologna 1970).


FONTI PRINCIPALI:

- Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

- Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

Rif: FUCILATO AL POLIGONO-4294



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