BACK
EBREO DEPORTATO DA BOLOGNA

MATATIA BENIAMINO detto NINO

Nato l'1 febbraio 1924 a Forlì (FO)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 4 dicembre 1943 a Savignano sul Panaro (MO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, carcere di Ravenna, Forlì, Milano
Deportato ad Auschwitz
È sopravvissuto alla Shoah
nessun numero assegnato

Matatia Beniamino detto Nino, da Nissim e Matilde Hakim, nato l'1 febbraio 1924 a Forlì. Residente con la famiglia a Bologna in via Ugo Bassi n. 10. Membro della Comunità ebraica di Bologna.

È catturato il 4 dicembre 1943 a Savigno (BO), alcuni giorni dopo la madre e la sorella Camelia. Dopo la formalizzazione dell'arresto a Savignano sul Panaro (MO) è condotto a Bologna da carabinieri, dove dallo stesso giorno sarà incarcerato a San Giovanni in Monte, con matricola 8671, a disposizione del «comando germanico SS», raggiungendo così la madre e la sorella Camelia.

In data 15 gennaio 1944 un primo ordine di trasferimento è inviato dalla Questura al carcere affinchè ne venisse disposta la traduzione al "campo di concentramento di Carpi", ma in seguito, per ragioni sconosciute ma concordate anche con il comando di polizia tedesco, a tale destinazione viene sostituita quella del "campo di concentramento di Ravenna", dove il giorno 23 gennaio è accompagnato via ferrovia da due agenti di PS insieme alla madre, alla sorella Camelia e ad altri tre ebrei detenuti nel carcere bolognese. Un documento della Questura afferma che Nino è "consegnato" dal comando tedesco (potrebbe intendersi reso disponibile) solo la mattina del 22 gennaio.

Trasferiti in seguito a Milano, i tre Matatia saranno deportati al campo di sterminio di Auschwitz con il trasporto partito dal binario 21 della stazione del capoluogo lombardo il 30 gennaio 1944.

All'arrivo nel lager, il 6 febbraio 1944, supera la selezione, ricevendo la matricola 173448. Dubbia la sorte delle due donne.

Sarà liberato dall'armata rossa il 27 gennaio 1945, unico della famiglia a sopravvivere, racconterà, grazie alla sua abilità a suonare la fisarmonica. Ma morirà poco dopo il ritorno in Italia a causa delle conseguenze dei patimenti subiti.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Picciotto, Il libro della memoria, ad nomen

– Archivio di Stato di Bologna, Prefettura di Bologna, Ufficio A.B.E.

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

– Roberto Matatia, I vicini scomodi. Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie e dei suoi tre figli negli anni del fascismo, Ed. Giuntina, Firenze 2014

FONTI DIGITALI:

– CDEC DIGITAL LIBRARY:

Scheda biografica di Matatia Beniamino.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-5654/matatia-beniamino.html

immagini di Matatia Beniamino.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/fotografico/detail/IT-CDEC-FT0001-0000050573/bar-mitzva-beniamino-matatia.html

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/fotografico/detail/IT-CDEC-FT0001-0000050581/beniamino-matatia.html


Rif: EBREO DEPORTATO DA BOLOGNA-1197



Informativa sui Cookie | Cookie Policy