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LAVORATORE COATTO

LIVERANI ENRICO

Nato il 13 ottobre 1901 a Imola (BO)
Residente a Imola (BO)
Catturato il 9 ottobre 1944 a Sesto Imolese (BO)
Luoghi di detenzione: campo GBA di Fossoli, Peschiera del Garda, Innsbruck, Berlino
Luoghi di lavoro nel Reich: Braunschweig
È sopravvissuto
nessun numero assegnato

Liverani Enrico, di Antonio, nato il 13 ottobre 1901 a Imola (BO); lì residente.

È catturato il 9 ottobre 1944 nella frazione di Sesto Imolese di Imola (BO) nel corso di un vasto rastrellamento tedesco che dalle 6 del mattino muovendo dalle località di Balia, Bettola e Sterlina passando di casa in casa preleva tutti gli uomini. Concentrati inizialmente in piazza, dove i più anziani vengono rimandati a casa, i rastrellati sono inviati in un centinaio a Medicina (BO) per essere oggetto di ulteriore selezione. Anche per effetto dell'intervento di un reggente del Fascio infiltrato dalla Resistenza circa la metà è qui rilasciata, mentre gli altri, oltre una cinquantina, sono avviati al campo di Fossoli di Carpi, che dall'agosto 1944 è divenuto Sammellager (campo di smistamento) del GBA, il servizio del lavoro tedesco.

Dopo una tappa a Peschiera del Garda è inviato nel Reich per essere impiegato come lavoratore coatto insieme ad altri rastrellati imolesi. Passando da Innsbruck, giunge in un campo di transito vicino a Berlino.

È quindi trasferito a Brandeburgo sulla Havel, dove rimane per 45 giorni, per poi essere trasferito a Braunschweig, nella Bassa Sassonia, dove è assegnato al lager "Miag" della omonima azienda Mühlenbau und Industrie AG (MIAG), produttrice di armi e componenti per aerei da caccia Me 110.

Vi rimarrà fino al 25 agosto 1945, quando è messo in partenza per il rimpatrio. Raggiungerà la propria famiglia il 10 settembre 1945.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Orazi, La deportazione nel Terzo Reich dall'archivio dell'Aned imolese

– CIDRA, archivio ANED Imola

Rif: LAVORATORE COATTO-3107



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