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EBREO DEPORTATO DA BOLOGNA

JACCHIA RICCARDO

Nato il 25 novembre 1897 a Lugo di Ravenna (RA)
Residente a Bologna (BO)
Arrestato il 29 marzo 1944 a Bologna (BO)
Luoghi di detenzione: carcere di Bologna, campo di Fossoli
Deportato ad Auschwitz
Non è sopravvissuto alla Shoah
nessun numero assegnato

Jacchia Riccardo, da Edoardo e Emma Saralvo, nato il 25 novembre 1897 a Lugo di Romagna (RA). Coniugato con Finzi Wanda; padre di tre figli: Edoardo, Ezia, Giorgio. Residente a Bologna dal 1919 in via Rialto n. 19. Membro della Comunità ebraica di Bologna.

Era amministratore di una pellicceria a Bologna. Iscritto al PNF dal 1933.

Il 12 marzo la Questura di Forlì telegrafava a quella di Bologna di aver rintracciato la famiglia di Riccardo Jacchia a Polenta di Bertinoro (FO), chiedendo se si trattava di famiglia di "ebrei puri" o "mista"e come doveva procedere in base alle vigenti disposizioni ministeriali. La risposta da Bologna giungeva il 20 dello stesso mese: confermato che "appartengono tutti a razza ebraica", ne disponeva l'immediato fermo e il sequestro di beni mobili in loro possesso.

Il 29 marzo Jacchia Riccardo risulta registrato in ingresso a San Giovanni in Monte, scortato da "sergente della brigata nera", immatricolato con il numero 10155 a disposizione della Questura - Ufficio politico.

È prelevato l'1 aprile 1944 da agenti di PS per essere accompagnato con i famigliari al campo di concentramento e transito di Fossoli, come risulta con precisione dalla relativa ricevuta di "cinque ebrei" rilasciate dalla "Direzione Campo Concentramento Internati Civili - Fossoli di Carpi (Modena)".

È deportato al campo di sterminio di Auschwitz il 5 aprile 1944, dove all'arrivo, dopo un viaggio di cinque giorni, è immatricolato con numero ignoto.

È inseguito trasferito a Mauthausen, dove riceve la matricola 125818.

Risulta deceduto a Mauthausen il 14 febbraio 1945.

Sulla deportazione della famiglia Jacchia, nel dopoguerra furono raccolte alcune testimonianze da un fratello di Riccardo, Arrigo, che trasferitosi a Roma come giornalista divenne dopo la l'arrivo degli alleati direttore del quotidiano Il messaggero di Roma. Una di queste risultò particolarmente precisa, riferendo quanto segue.

Deposizione 14.9.45 di Piazza Emanuele, domiciliato a Roma.

Riferisce di aver conosciuto a Fossoli alla fine di febbraio 1944 uno Jacchia (non ricorda il nome) di Ferrara o Bologna. Era un uomo sui 44-45 anni - basso di statura - piuttosto grasso - gli disse che faceva il rappresentante. Aveva con sè due figli, uno dei quali strabico da un occhio. Da Fossoli, in vagone chiuso, furono mandati ad Auschwitz ed ivi tenuti in quarantena, furono quindi fatti partire per Sosnovitz [la polacca Sosnowiec] a circa 60 Km. Qui rimasero fino al febbraio 1945; vennero insieme impiegati in lavori di scavo, in lavori minerari ed in una fabbrica d'armi. In seguito ad una avanzata russa , furono fatti partire per Mathausen [sic] ove giunsero dopo 12 giorni di viaggio a piedi e 5 in carro. A Mathausen fu fatta la selezione di quelli che potevano lavorare. Durante il trasporto da Sosnovitz uno dei figli - non quello strabico - fu ucciso perché incapace a continuare il viaggio. L'altro figlio arrivò a Mathausen in condizioni gravissime ed è morto quasi subito. Il padre fu portato all'ospedale e il Piazza continuò a vederlo per altri 4-5 giorni, dopo di che seppe da un polacco che era morto. Egli aveva anche una forma di congelamento grave ad un piede (da Ebrei in Romagna, 1938- 1945, di G. Caravita)

Il suo nome è ricordato a Bologna nella Lapide della Comunità Israelitica in via Mario Finzi tra quelli dei membri deportati senza ritorno e a Lugo nella Lapide presso la Rocca Estense che ricorda i suoi cittadini ebrei, nonché in quella presso il locale cimitero ebraico.


FONTI A STAMPA E ARCHIVISTICHE:

– Picciotto, Il libro della memoria, ad nomen

– Archivio di Stato di Bologna, Prefettura di Bologna, Ufficio A.B.E.

– Registri matricola del carcere di San Giovanni in Monte

– Dizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia

– Gregorio Caravita, Ebrei in Romagna, 1938-1945: dalle leggi razziali allo sterminio, Ed. Longo,  Ravenna 1991

FONTI DIGITALI:

– CDEC DIGITAL LIBRARY:

Scheda biografica di Jacchia Riccardo.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-4147/jacchia-riccardo.html

Transportliste del convoglio Fossoli - Auschwitz del 5 aprile 1944.

http://digital-library.cdec.it/cdec-web/storico/detail/IT-CDEC-ST0018-000125/34-transportliste-del-5-aprile-auschwitz-34.html


Rif: EBREO DEPORTATO DA BOLOGNA-1185



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